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  • Autore: Ulisse
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Caterina...bruttina ma... - Caltanissetta Trasgressiva

Cari amici, questa storia è successa qualche anno fa, almeno 15, ma colgo l'occasione di raccontarvela adesso poichè prima non avevo mai considerato il fatto, ora ho scoperto il piacere, diciamo morboso, di scrivere e questo, pure mi diverte quindi se a voi piacerà io avrò preso due piccioni con una fava.
Dovete sapere che il mio lavoro mi consente di conoscere molte persone e quindi la predisposizione di crearti situazioni ed occasioni vengono da se, senza che te n’accorgi, mentre, alcune volte fai di tutto per organizzare, fare e non si conclude niente.

Parlando con la persona in questione, si discuteva sulla leggerezza e la porcaggine che hanno alcune donne che, a differenza di molte altre, non ci vuole tanto per portarsele a letto, ed una categoria di queste sono le ninfomani che più volgarmente chiamiamo troie (se qualcuno conosce la sottile differenza tra i due termini è pregato di spiegarmelo perchè io non la vedo). Il discorso portò alla mia conoscenza che in un paese, vicino alla città in cui abito, c'è una farmacista di una farmacia, l'unica del posto, che è di facili costumi, ama scopare per il gusto vero del piacere ed è aperta a tutte le esperienze basti arrivare alla conclusione finale che è, anzi sono, numerose e copiose godute; è di bocca buona quindi non guarda se chi c'è davanti e bello o brutto, giovane o non più giovane, dotato o no ma basta che l’abbia e che funzioni per benino anche perchè se non rimane soddisfatta, in quattro e quattrotto è già da qualcun altro, l'unico suo pensiero della giornata, è quello di come e con chi passare la serata e la nottata. L'unico andycap è che non è una gran figa, ma cosa si vuole dalla vita, la botte piena e la moglie ubriaca? Non fa differenza, a una buona scopata nessuno si tira indietro ed, a sentire il mio amico che grandi scopate si sarebbero potute fare con Caterina, cosi si chiama la persona in questione, mi sono fatto dare l'indirizzo e qualche consiglio per l'abbordaggio.

Era mattina tarda, ed allora si offrì di accompagnarmi così me l'avrebbe presentata e saremmo potuti andare al bar per la pausa pranzo. Detto, fatto, alle 12,45 eravamo sul posto, entriamo nella farmacia che a quell'ora era deserta, e salutata Caterina, che credevo peggio, il mio amico me la presenta e la invitiamo a mangiare qualcosa insieme. Al bar, mentre si parlava del più e del meno, con l'aiuto dell'amico si arrivò alla conclusione che avrei dovuto portarla a cena e che dopo...voi mi avete capito, vero? Lei accettò e mi disse di passare a prenderla sotto casa per le 20,00. Terminato il pranzo frugale, ci salutammo e mentre portavo a casa il mio amico, mi consigliò anche il posto dove portarla, un bell’Hotel vicino all'aeroporto della città che aveva un bel ristorante e le camere sopra, quindi non avrei neppure dovuto pensare dove portarla per il dopo cena. Io ero titubante perchè invitarla in un ristorante del genere mi sembrava troppo scontato, lui mi rassicurò dicendomi che se aveva accettato l'invito l'affare era concluso, anzi, mi consigliò di non perdere neanche troppo tempo dopo mangiato e di passare subito al dunque. Feci tesoro dei suoi consigli ed arrivati sotto casa lo salutai e me n’andai.

Per tutto il resto della giornata rimasi eccitato al pensiero della storia che mi stava capitando, andai a casa e incominciai a fantasticare come avrei passato la serata, cosa avrei potuto inventarmi e vi dico che l'eccitazione incominciava a farsi sentire. Fatta la doccia, curato l'aspetto, verso le 19,30 salto sul mio bolide di allora, una Porsche Carrera che allora avevo per fare lo "sbooorone" e mi dirigo all'appuntamento. Arrivai con una precisione più Svizzera che Italiana, da buon cavaliere scendo per aprirle lo sportello, lei dopo i complimenti per la macchina mi ringrazia per la gentilezza e ci s'infila. Dovete sapere che Caterina, sapendo di non essere una gran figa ce l'aveva messa tutta per presentarsi bene e pensandoci su, si era vestita un po' da zoccola, molto eccitante per non dire porca; non troppo alta, un metro e sessanta forse, un po' in carne ma con le curve al posto giusto, avrà avuto una 4a o 5a di seno che era ben in mostra da un vestitino nero, attillatissimo con un appariscente decoltè, cortissimo che faceva vedere le sue gambe, con belle cosce in carne celate da conturbati calze velatissime e scarpette con il laccetto sopra la caviglia e almeno 10 cm. di tacco a spillo. Non era bellissima però il viso era curato benissimo, il trucco al limite della volgarità che però portava benissimo, con le labbra rosso fuoco luccicante, erano tutto un programma, i capelli neri corvini raccolti dietro la nuca, insomma una bella bambolina, anzi, una bella bambolotta! Il tutto era coperto da un leggero, lungo soprabito chiaro che copriva le nudità che però, portava aperto per non nascondere nulla, la porcellina. In auto le feci un po' di complimenti del caso, e con tono ironico le dissi dove le aveva nascoste le sue grazie nel pomeriggio quando l'avevo vista in camice e zoccoli bianchi, le sorrise rispondendomi che di giorno era Caterina la farmacista mentre di notte era Caterina la... (fermiamoci qui, dopo la risposta avevo chiarito tutti i miei dubbi). Il viaggio non durò a lungo ed arrivammo al ristorante.

Appena arrivati ci siamo recati nel ristorante e devo dire che dopo aver tolto i propri soprabiti, nel avvicinarsi ai tavoli ho potuto notate gli sguardi arrapati ed allupati dei clienti maschi della sala con le rispettive occhiate fulminanti ed alcuni calci alle caviglie perpetrati dalle rispettive compagne in loro compagnia, ebbene sì, Caterina faceva proprio la sua porca figura e lei, consapevole, cercava di calcare la mano, ad esempio quando, prima di sedersi, le cadde, o meglio, fece cadere la borsetta, si chinò a raccoglierla ma non piegandosi sulle gambe, bensì si abbasso a gambe tese e vi faccio immaginare dove era finito il vestito cortissimo, il suo bel culetto a mandolino e forse anche qualcos'altro era ben in mostra al resto della sala ed io, divertito, mi godevo la scena. La cena si consumò molto rapidamente, i nostri discorsi sul finire si erano orientati alle nostre fantasie erotiche ed alle proprie perversioni e non feci fatica ad invitarla a proseguire la serata in una camera del ristorante che avevo già concordato all'inizio col titolare pregandolo di farmi trovare anche una bottiglia di Berlucchi in fresco e due calici in bella mostra.

Appena entrati, Caterina approvò e mi ringraziò per la sorpresa trovata in camera e mentre si brindava alla serata davanti alla finestra guardando la pista illuminata dell'aeroporto ed un jet stava per atterrare, io dal di dietro l'abbracciai e le baciai prima il collo e vidi lei che ad occhi chiusi gradiva e si stava sciogliendo, poi in bocca assaporando la sua lingua che sembrava a quella di un formichiere, incominciai subito ad eccitarmi e lei se n’accorse perchè sentiva il mio cazzo ingrossarsi sotto i pantaloni e premere sul suo bassoventre. "Vedo che non perdi tempo, porcellino" mi disse e m’invitò a sedermi sul letto a godermi lo spettacolo. Accese il televisore su un programma che trasmetteva musica ed improvvisò un simpatico spogliarello ed in un attimo si sfilò il vestitino rimanendo con un completino in tulle nero, con tanga ridottissimo e reggiseno che le conteneva le poppe ben voluminose con due capezzoli che gridavano vendetta. Ballava, girandosi su se stessa e mettendosi di spalle mi porgeva il suo bel culo, perfetto, un po' voluminoso ma senza un filo di grasso ben delineato dal tanga che si era infilato tra le sue grandi labbra che erano ben visibile quando di abbassava a prendersi le caviglie. Quando era di faccia, si avvicinava e con le braccia al collo mi strusciava le tette sul viso ed io cercavo di baciargliele e lei me le premeva sempre di più facendomi sprofondare nella sua spaccatura del decoltè, io con le mani, accarezzandole la schiena, arrivai al reggiseno e lo sbottonai, se lo fece sfilare dalle braccia ed arrivai sul davanti prendendole dolcemente, non mi stavano in mano ma gliele sostenevo dal di sotto e le baciavo con forza e con dolcezza. In quel momento incominciò a spogliarmi ed in modo molto sexy mi sfilò la camicia, mi baciava, prima in bocca poi sul collo, poi sempre più i giù, con le mani mi accarezzava il pacco bello gonfio sotto i pantaloni e con le dita sapienti me lo accarezzava infine sentii che con entrambe le mani cercava di sfilarmeli ed io l'aiutai sollevandomi leggermente dal letto. Nel frattempo si era seduta a cavalcioni su una delle mi cosce e si strusciava contro di essa, con la mano era arrivata ai boxer e siccome erano comodi riuscì a farsi breccia attraverso l'elastico per acciuffarmi il cazzo che era ben in tiro, un bel principio di sega, in un attimo fu in piedi, mi sfilò i boxer e, sempre in piedi con in mostra il suo bel culo ma chinata in avanti incominciò un pompino da urlo, tenendosi con le mani sulle mie cosce andava su e giù con la sola bocca in quanto il mio cazzo era orientato verso l'alto come un missile sulla rampa di lancio, me lo ingoiava tutto fino in fondo, non è lunghissimo ma bello spesso e sentivo che faceva fatica ad ingoiarlo ma ce la metteva tutta per non farmi male coi denti. Stavo per godere e lei si fermo per chiedermi se ce n'era anche per lei, io l'assicurai e le chiesi di proseguire ed in un attimo le venni copiosamente in gola e lei fu brava ad ingoiare tutto senza sporcare in giro, subito ripartii all'attacco, la misi sul bordo del letto ed in ginocchio incominciai a leccarla tutta, le sfilai il tanghino e prosegui nell'ispezione intima e sentii che era già tutta bagnata. Con colpi decisi e ben assestati con la lingua la penetravo poi mi dedicavo al clitoride e lei gemeva e per non urlare si era messa a mordere la prima cosa che aveva trovato sul letto, io continuavo e lei godette intensamente e mi chiese di continuare ed io l'accontentai. Ripresi a leccarla e la penetrai con un dito, poi ne infilai due, tre e ruotavo la mano con un movimento di andirivieni e lei continuava a gemere, mi supplicava di non smettere ed io l'accontentai, dopo alcuni minuti godette nuovamente. Continuavo a leccarle la sua sborra e lei gemeva dimenandosi, continuai, leccavo, succhiavo il clitoride e la penetravo con le dita ed incominciai a tastarle il buchino del culo. Altro che buchino, era eccitatissimo e rilassatissimo ed il dito entrò con facilità, poi gliene infilai due, e poi tre, ripassavo la figa e poi di nuovo nel culo e lei continuava a gemere, io mi buttai di fianco a lei e sdraiato sul fianco in un bel 69 le chiesi di succhiarmi il cazzo mentre io continuavo, e lei mi accontentò. Nuovamente la sua sborrata e le urla di piacere, io non mi ci raccapezzavo, non avevo mai visto godere con una frequenza così, ma io a quei tempi non ero un gran esperto ed una così non mi era mai capitata. Mi chiese di non fermarmi ed io allora la presi di forza e la posai al centro del letto e con un balzo fulmineo mi trovai sopra di lei, le alzai le gambe e gli infilai di prepotenza il mio uccello che lei aveva ben preparato e cominciai a pomparla. Pompai per un quarto d'ora e lei godette nuovamente, la sborra lubrificava bene il mio cazzo ed appena lei cominciò a calmarsi, col cazzo le puntai il buco del culo, senza tante storie entrò comodamente e cominciai a pomparglielo. Lei approvava il tutto e continuava a gemere incitandomi a non smettere ed ad andarci più energicamente, avevo messo le sue caviglie vicino alle sue orecchie e mentre pompavo la porca si masturbava, io vedevo il cazzo entrare ed uscire del culo e le sue dita sfregarsi la figa, a questo punto allungò la mano a raggiungere la borsetta sul comodino e dall'interno prese un bel fallo di consistente dimensione ed accesa la vibrazione comincio a strusciarselo sul clitoride. Posò il fallo e con le mani incrociò e si mise i piedi con le scarpe dietro la nuca, fece passare le braccia in avanti assieme alle tette, una posa così da contorsionista non l'avevo mai vista, poi ripreso il fallo, mentre continuavo ad incularla lei se lo infilo tutto fino in fondo scopandosi violentemente. Da lì a poco di nuovo la sua sborrata e subito dopo la mia stavolta tutta sulla sua pancia con una pressione tale da arrivare fino al viso ed un po' anche sulla testiera del letto. Mi buttai sul fianco per riprendere le forze e con un fazzoletto cercavo di ripulirla, mi chiese se mi era piaciuto ed io le dissi di sì, lei passati alcuni minuti si mise col viso sul mio cazzo e ricominciò prima a leccarmelo, poi a succhiarmelo chiedendomi: "Come sta il porcellino?" io le risposi: "Per ora bene, un po' indolenzito ma bene", e continuò con una dolcissima pompa. Ero con gli occhi chiusi che mi stavo godendo il servizietto, quando mi allargò le gambe e mentre ingoiava il tutto fino alle tonsille mi tastò il buco del culo col suo dito umettato di saliva. Ebbi una reazione di stizza e lei mi chiese se era ancora vergine ed io le risposi di sì. Con aria goduta mi disse: "A me l'onore di sverginare questo porcellino", io non ero molto d'accordo ma per lei non c'erano storie. Sempre dalla borsetta prese un tubetto e con il contenuto si lubrificò le dita di una mano ed incominciò a spalmarmene un po' anche sul buco, poi ci infilò il dito dicendomi di rimanere rilassato ed al suo comando il suo dito con una facilità estrema entro tutto fino in fondo. Dentro e fuori un po' di volte e poi dentro anche il secondo, avanti e indietro e poi il terzo e tutto quanto invece di darmi fastidio cominciò ad eccitarmi e le dissi che mi piaceva un casino. Lei contenta del successo mi disse di mettermi alla pecorina ed io l'accontentai, continuò ad infilarmi le dita poi senza che me ne accorgessi prese il suo fallo e ben lubrificatolo me lo puntò sul culo e me lo infilò dentro per qualche centimetro. Mi chiese se avevo male ed io le risposi un pochino. Lei molto dolcemente me lo tolse, lo rilubrificò abbondantemente e me lo rinfilò nel culo.
Io non capivo se faceva più male o più bene, comunque mi piaceva e lei avendo capito cominciò a spingerlo dentro fino in fondo e cominciò a pomparmelo. Mentre andava avanti ed indietro lei tenendolo con la mano appoggiato alla figa simulava una sodomissione ed a me il tutto mi allupava, con la mano libera mi masturbava il cazzo ed intanto con voce sensuale mi diceva: " Ti piace porcellino vedi, ti piace, senti, te lo metto tutto nel culo" e giù a darci dentro. Anche a lei piaceva e prendendoci gusto pompava sempre più forte, visto che il mio cazzo era di nuovo in tiro lei si fermò, tolse il fallo dal mio culo e mi fece alzare, si mise lei alla pecorina e infilatosi il fallo nella figa mi chiese di incularla, l'accontentai e mentre l'inculavo lei si scopava il fallo ed andammo avanti ancora per un po' fino alle reciproche sborrate. Sfiniti, almeno credo, io di sicuro lei non lo so, ci ributtammo sul letto a riposarci.

Parlammo un po' di quello che era successo, se era piaciuto ad entrambi e lei mi confidò di essere ninfomane e che gli piaceva prendere anche molti cazzi assieme, io le dissi che fino ad allora era stata la mia più bella scopata e che lei era stata superlativa; mi chiese se avevo amici ben dotati, non che il mio non le fosse piaciuto ma avrebbe voluto farmi vedere altre cose, farmi provare nuove emozioni e che avrebbe voluto incontrarmi di nuovo perchè anche a lei io le ero piaciuto. Verso le 2.00 di notte ci facemmo una bellissima doccia insieme e poi rivestiti ci dirigemmo verso l'uscita, saliti in macchina la riportai a casa. Prima di scendere, ci baciammo, la ringraziai nuovamente per la bellissima serata passata e lei rinnovò l'invito a ricontattarla con un mio amico stavolta e che mi avrebbe invitato a vedere il suo "Dungeon". Io le chiesi cosa era e lei mi disse. "Guarda sul dizionario, Amore, bye-bye" e se ne andò.

Ragazzi, ora finisce qui ma vi aspetto alla seconda scopata, ops scusate, alla seconda storia dal titolo "Caterina ...nel suo Dungeon" che scriverò fra qualche giorno.
P.S.: per i più porcellini devo farvi sapere che dopo un paio d'anni Caterina non l'ho più vista perchè si era trasferita con la famiglia nel Triveneto e non riuscii ad avere il suo indirizzo così la persi di vista con mio grande rammarico. Ogni tanto penso alle scopate con lei ed al solo pensiero...

Ciao a tutti ed a presto, Uli.

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