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  • Autore: Ulisse
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Caterina...ed i 3 Moschettieri... - Caltanissetta Trasgressiva

Cari amici, rieccomi qui per l'ennesima volta a raccontarvi un'altra avventura trascorsa con Caterina, la farmacista bruttina, protagonista delle mie avventure amorose e grande insegnante in campo scopereccio, infatti, fu proprio lei a svezzarmi in questo campo ed ad insegnarmi quasi tutte le cose che ho imparato e che ho messo in pratica nel futuro.

Dovete sapere che da alcuni anni non l'avevo più ne vista ne sentita perché si era trasferita nel Triveneto con la famiglia ed io non ebbi più nessun contatto poiché allora non c'erano i telefonini ed io avevo a malapena il n° telefonico della sua Farmacia. Lei, tramite conoscenze e passaparola riuscì ad avere il mio numero telefonico, o meglio quello dei miei genitori, e quando mi dissero che al telefono c'era una certa Caterina che mi cercava caddi dalle nuvole. Ciao, come stai ecc.ecc. e poi mi disse che aveva il fine settimana libero e doveva recarsi di Venerdì dal vecchio commercialista ad espletare alcune formalità riguardanti la vecchia farmacia e poi se fosse stato possibile con il week-end libero a mia disposizione, avrebbe avuto piacere rivedere anche Davide e Max con i quali avevamo avuto dei begli incontri. In un attimo accettai, anche perché io non ero ancora legato regolarmente con una fidanzata e modificare i piani con l'ultima sfitinzia del caso era molto facile. Le dissi che per il fine settimana avevo deciso di andare al mare e che se avesse voluto l'avrei portata con me ed avrei avvertito anche gli amici che mi avrebbero raggiunto solo di Sabato sera a causa del reciproco lavoro. Così arrivò Venerdì, nel pomeriggio la incontrai, ci salutammo e costatai che col tempo era un po' migliorata, ma non glielo dissi però, a parte il viso che non era un gran ché tutto il resto era a posto come sempre e le curve erano sempre al posto giusto. Presi il poco bagaglio che aveva e saltammo sulla mia Porsche di allora, (per gli appassionati del caso, era una delle 400 Carrera 2.7 iniez.meccanica, color turchese che averla adesso sì che varrebbe qualcosa, ma purtroppo ora è solo più un ricordo) e ci fiondammo sull'autostrada verso la Riviera Ligure con destinazione Bordighera. Siccome non era alta stagione trovai subito posto in un bell'Hotel a pochi passi dal mare con piscina, semi-deserto nel quale prenotai anche una camera per il giorno seguente che fosse comunicante con la mia per Davide e Max. Andammo a cena, lei come al solito era vestita molto sexy, indossava un vestitino a tubo molto elastico, bianco con sotto solo un tanga che non traspariva ma era molto evidente dal vestito aderente, sandaletti ridottissimi col tacchetto a spillo e nient'altro, dovevate vedere come il vestito si sagomava attorno alle sue tettone per niente mosce ma belle grosse e dal decolté s'intravedeva una spaccatura vertiginosa, un culetto a mandolino da urlo, tanto per fare un paragone, era la brutta copia della Manuela Arcuri di oggi peccato che era alta m.1.60 scarsi ed era bruttina, parlammo del più e del meno di quello che c'era capitato nel frattempo, poi andammo a fare una breve passeggiata sul lungomare come due fidanzatini, io mi eccitavo da matti quando, con la scusa di guardare le navi all'orizzonte, abbracciandola dal di dietro facevo scorrere le mani lungo i fianchi fino ad arrivare alle tette che accarezzavo dolcemente ruotando le mani, vedevo e sentivo che a lei piaceva, s'ingrossavano i capezzoli e chiudendo gli occhi mi porgeva le labbra offrendomi baci a di poco appassionali con la lingua che sapientemente ravanava nella mia bocca, come baciava bene Caterina, poi ritornammo in Hotel e salimmo in camera. Subito la maiala adocchiò il cameriere, molto giovane ed arrapato perché faceva lo scemo con lei in mia compagnia facendo apprezzamenti sul suo abbigliamento, lo liquidai ed entrammo in camera. Vi sembrerà impossibile ma quella sera non ci fu uno scontro di Titani, un po' perché eravamo tutti stanchi, lei in special modo perché mi raccontò del suo lunghissimo viaggio in treno dal Triveneto al Piemonte e della scopata fatta con un militare altoatesino conosciuto sul momento e che non se l'era sentita a non consolarlo per la perdita della ragazza e se l'era portato nel gabinetto del vagone dove gli aveva svuotato i ciglioni con una scopata interminabile. Io non so se era vero o no ma da Caterina ci si poteva aspettare questo ed altro, io non ero al massimo così dopo una bella doccia, lei arrivo nuda con solo l'accappatoio e si butto sul letto, io idem e glielo aprii per controllare che fosse tutto a posto ed, infatti, era così, le sue belle tette erano in bella mostra, erano come pompelmi e la passera ben depilata tutto ben profumato da un buon bagnoschiuma. La tentazione era forte ed in un attimo la mia lingua si trovò ad ispezionare la figa e soffermandomi sul clitoride la sentivo gemere di piacere ed intanto lei si bagnava. Ci spogliammo dagli accappatoi ed in un bellissimo ed interminabile 69 godemmo entrambi, quindi c'infilammo sotto il lenzuolo, avvinghiati, con lei davanti ed io dietro, in un attimo ci addormentammo.

Ci svegliammo tardissimo, andammo subito in piscina che tra l'altro era deserta ma non voleva tuffarsi perché, secondo lei non sapeva nuotare bene, ed io da buon "sbooorone" le dissi: "T'insegno io a nuotare se vuoi, sono molto bravo", io sono un bravo sub e praticavo già allora la pesca in apnea ma lei faceva un po' di resistenza e voleva prendersi il sole. Vi lascio immaginare il bikini che indossava, tra il tanga brasiliano sotto ed il pezzo di sopra che erano due triangoli ridottissimi aveva tutto di fuori in bella mostra, il cameriere, il solito della sera precedente, ogni tanto faceva da capolino per curiosare e Caterina ci prendeva gusto nel stuzzicarlo ed a farmi incazzare fino a quando non la presi di forza e ci scaraventammo entrambi in acqua dove non era alta. Da lì partirono le improperi del caso subito fermate dalla mia lingua che le ispezionava la bocca, giocammo un po' nell'acqua e lei si mostrava impacciata ed impaurita. Allora io mi diressi verso l'altro lato della piscina dove l'acqua era sui tre metri ed appoggiato di spalle la invitai a raggiungermi se aveva il coraggio e rimasi lì a godermi il sole con gli occhi chiusi. Lei mi rispose di no e che sarebbe uscita ed io rimasi lì, socchiusi gli occhi e non la vidi più, forse era uscita veramente. Neanche per sogno, la maiala, quatta quatta, s'era fatta tutta la piscina sott'acqua, arrivò da me e scostandomi il costume incominciò a succhiarmi il cazzo in apnea. "Porca miseria, anvedi la zozza!" pensai e stetti al gioco per vedere la sua resistenza. Incredibile, dopo un bel po' di tempo emerse e con una battuta del cazzo mi disse: "Allora, dove è finito il tuo uccello, non lo vedo più, è sparito?" Concretamente era diventato piccolissimo a causa dell'acqua un po' fredda ma io per non darle soddisfazione, con la mano la spinsi sotto intimandola a continuare e lei mi accontentò. Era bravissima, ci sapeva fare veramente ed il cazzo incominciò a prendere una piega diversa, poi con un movimento fulmineo mi sfila il costume e me lo mette nella nicchia della piscina dove tracima l'acqua, e poi fu il mio turno. Le feci prendere il mio posto e lei si tenne saldamente sul bordo della piscina che aveva alle spalle, io presi fiato ed incominciai l'apnea, scostato il bikini le succhiai le tette, poi le leccai il ventre, l'ombellico e nel frattempo le sfilai il tanga, messe le sue gambe a squadra in avanti sopra alle mie spalle che mi tenevano sotto affondai il viso nella sua figa ed incominciai a leccarle il clitoride. Cazzo se le piaceva, sentivo che si dimenava ed ogni tanto con una mano lasciava la presa della piscina e mettendola sulla mia testa me la premeva contro la figa, io ero concentratissimo perché nei miei allenamenti in piscina apnee da tre o tre minuti e mezzo erano normale amministrazione e quindi cercavo di essere rilassato per non consumare energie. Ad un certo punto, Caterina preoccupata, mi prende per i capelli e mi tira la testa fuori dall'acqua perché aveva paura che mi fosse successo qualcosa, ma io l'assicurai ed allora volle continuare. Ripresi fiato e di nuovo sotto, questa volta con una mano mi tenevo ad una sua coscia che avevo sulle spalle e con l'altra incominciai a masturbarmi, alla terza o quarta immersione mi ritrovai col cazzo in tiro ed alla successiva emersione glielo infilai nella figa ed incominciai a scoparla, lei mi disse che le piaceva moltissimo e che non l'aveva mai fatto nell'acqua. Finalmente una cosa che non avesse ancora provato e fui fiero di esser stato io ad insegnarle qualcosa di nuovo, godemmo un po' velocemente perché avevamo paura degli sguardi esterni e notai che di nascosto il cameriere ci stava spiando da una finestra. Prendendo i costumi feci andare a fondo volontariamente quello di Caterina con la scusa di andarglielo a ripescare ma lei, quella che non sapeva nuotare, con una capovolta perfetta s'immerse, andò sul fondo e riuscì a prendersi i due pezzi, se l'infilo e poi riemerse con estrema disinvoltura ed io rimasi di stucco per la sua bravura. Uscimmo dall'acqua e rientrando notammo lo sguardo compiaciuto del cameriere che ci venne subito in contro per chiederci se avevamo gradito la piscina (io quasi quasi volevo chiedergli se aveva gradito lo spettacolo ma lasciai stare) e c'informò per l'orario del pranzo. Il resto della giornata passò in fretta e giunse la sera con l'arrivo di Davide e Max che ci raggiunsero a tavola.

Durante la cena parlammo di noi e poi i discorsi si orientarono sul cameriere e di come avremmo potuto fargli uno scherzo, cercammo di fare un piano poi, finito di mangiare, uscimmo a fare due passi. Rientrammo intorno alle 23,30 e decidemmo di affrontare l'ingresso all'Hotel in modo un po' colorito e vedendo il cameriere nell'Hall, feci entrare Caterina con abbracciati Davide e Max, io subito dietro con una bottiglia in mano, prendemmo le proprie chiavi e a voce alta da farsi sentire invitò gli amici in camera nostra per divertirci ancora un po' facendo finta di essere un po' brilla. Salimmo in camera ed il Cameriere, di nome Tony, accompagnò gli amici nella loro camera ma loro vollero entrare nella mia con Caterina ed entrando le misero le mani sul culo e la spinsero dentro, vidi la faccia di Tony un po' sconcertata e stupito, io entrando gli feci l'occhiolino, e mi chiusi la porta dietro. Facemmo un po' di casino, Caterina propose di fare una doccia tutti insieme essendo sicura che Tony fosse dietro alla porta ad origliare. Tutti d'accordo, Davide e Max uscirono per andare nella propria stanza adiacente, notarono che Tony era rimasto al piano facendo finta di fare qualcosa, entrarono e poi tornarono da noi aprendo le due porte comunicanti. Per farla breve saltammo tutti sul letto ed incominciammo il divertimento, Caterina ci mise subito a proprio agio ed incominciò a succhiarci i rispettivi cazzi. Caterina si divertiva come una pazza, per forza, con tre elementi come noi, per quanto mi riguarda mi conoscete, Davide extra dotato lo conoscete dal racconto precedente e manca solamente Max. Max, vecchio compagno di scuola di Davide e ottima spalla era un tipo un po' ambiguo, non era gay ma se si trattava di infilare il cazzo, o meglio il cazzone in qualche buco non guardava tanto per il sottile e, come Davide, erano assolutamente attivi e nulla erano valsi i tentativi di Caterina a provare i piaceri del 2° canale. L'uccello di Max era molto strano ma molto efficace perché è di lunghezza normale, intorno ai 18 cm. però con una cappella esagerata che sparisce alla vista del tronco più grosso di una lattina, un vero trapano, ed, assieme al batacchio di Davide facevano una bella coppia. Passammo un'oretta a scambiarci posizioni con Caterina che lei gradiva godendo all'infinito tre begli uccelli come i nostri. Nel recarmi in bagno guardando dal finestrone che dava sul balcone, vidi Tony, sul balconcino della camera di fianco che si stava godendo lo spettacolo, e qui mi scattò l'idea. M'infilai l'accappatoio ed uscii per andare all'Hall e feci con calma perché dovevo dare il tempo a Tony di riprendere il suo posto, poi, raggiuntolo gli chiesi una bottiglia di un buon "brut" e quattro bicchieri anzi cinque, dissi, e stupito mi chiese il perché, io gli feci capire che l'avevo visto e che se voleva partecipare l'avrebbe potuto fare ma che in ogni caso gli sarebbe costato un po'. "Un po' quanto?" mi chiese Tony, "Semplice!" gli risposi, il nostro soggiorno e quello degli amici doveva tornarci gratis, dapprima si rifiutò ma con la minaccia di raccontare tutto al titolare cambiò subito la propria decisione ed accettò. Per continuare il mio divertimento gli dissi: "Un momento, siccome la mia Caterina è esigente, fammi vedere l'uccello", "Dai!" mi rispose Tony ed allora alla minaccia di non fare più niente accettò, si sbottonò i pantaloni e tirò fuori il cazzo, era un po' sopra la media ma io gli dissi, perché non si montasse troppo: "Appena sufficiente ma per questa volta ti è andata bene, fra dieci minuti portaci su la bottiglia coi bicchieri, e non dire assolutamente niente del nostro accordo" e così fece. Salii su in camera ed avvertii la compagnia del futuro arrivo di Tony e diedi un po' di dritte per l'accoglienza, Caterina prese alla veloce un completino sexy dalla valigia, lo indossò e mise i sandalini maiali che aveva con se e si preparò a riceverlo mentre noi eravamo tutti imboscati nel bagno che ridevamo come matti. Bussarono alla porta, servizio in camera, e Caterina aprì svestita in quel modo, Tony rimase di stucco e con la bottiglia in una mano ed i bicchieri nell'altra timorosamente si fece avanti, lei lo tirò dalla cintura dei pantaloni e come uno spaventapasseri inebetito rimase di stucco quando Caterina, sbottonata la patta dei pantaloni gli tira fuori l'uccello e glielo ingoiò tutto fino in fondo. Incominciò uno dei suoi numeri migliori, un pompino stratosferico, e dopo un po' di tempo uscii io dicendogli che era stato un bel porco e non aveva perso tempo e lui cercava mille scuse per scusarsi, successivamente uscirono gli altri e formammo un bel quintetto. Subito le attenzioni si protrassero verso Tony e col cazzo diventato duro, Caterina gli chiese di scoparla mentre succhiava i cazzoni di Davide e Max, nello stesso tempo io preparavo la scena successiva. Misi due cuscini, uno sopra l'altro vicino la testiera del letto d'ottone e poi chiesi a Tony se volesse fargli il culo, e lui timorosamente disse di sì, allora, disfai il quadretto che si era formato ed invitai Tony a mettersi seduto sui cuscini appena preparati e dando le spalle alla testiera del letto avremmo dovuto legarlo con un paio di cinture, lui preoccupato accettò. Da qui in poi Caterina fu superba, prese un fallo dalla valigia (questi oggetti non mancano mai in sua presenza), il vasetto con la cremina magica, salii sul letto e si prese cura del cazzo di Tony che con una notevole alzabandiera puntava verso l'alto, lo spalmò con un po' di prodotto ed incominciò a fargli una sega, preparatolo per benino, si mise in piedi sul letto e dando il culo a Tony gli ordinò di leccarglielo per benino e nel frattempo chinata a 90° sul cazzo continuava a segarlo e con un dito dell'altra mano gli ungeva il buco del culo. Appena fu accontentata del servizzietto, Caterina fece un passo in avanti, e con le mani appoggiate sulle proprie ginocchia incominciò a sedersi fino a sentire la punta del cazzo puntarle il buco del culo, si fermò per vedere le reazioni di Tony che non capiva più un cazzo (scusate il gioco di parole), poi con un colpo deciso si fa impalare e si ferma di nuovo; incominciò uno spegnimoccolo da urlo, vedevo il cazzo entrare ed uscire dal suo culo con una semplicità estrema e lei, molto sapientemente si muoveva con un movimento tipo "pompa e girolamo" molto conturbante ed eccitante quando poi lei seduta ed impalata nel culo dal cazzo prese il fallo che si era preparato e glielo puntò sul culo di Tony. Subito implorò: "No! Per favore nel culo no, non l'ho mai preso, fermati!" e Caterina da brava esperta le rispose: "Come no! Mi stai facendo il culo e non dico niente, come fai a sapere se ti piace o no se non provi, zitto e fammi fare". In un amen spinse il fallo nel culo di Tony che cacciò un urlo, poi incominciò a pomparlo prima lentamente poi sempre più velocemente, lo levava e poi lo infilava notando che il buco di Tony diventava sempre più elastico, intanto si alzava e si abbassava scopandosi il suo cazzo quando rivolgendosi a noi disse: "Cosa fate lì impalati, datevi da fare qui ci sono dei buchi vuoti da riempire" e strizzò l'occhiolino a noi, Max, prontamente si fece avanti, come una gazzella si mette in piedi davanti a Caterina e gli mette il cazzo in bocca per farselo intostare. Non ci volle molto ed appena non stette più in bocca, Caterina, senza farsi notare lo cosparse di crema ed ad un suo cenno, Davide ed io, ai lati del letto immobilizzammo Tony nelle gambe (perché tanto aveva le mani legate), Max si mise in ginocchio come per scoparla ma lei con una mossa fulminea tolse il fallo di gomma e ci puntò la nerchia di Max che eccitato come un coniglio in un solo colpo glielo infilò tutto dentro. L'urlo di Tony fu "Tarzaniano" (licenza poetica!) e mentre veniva pompato con forza assieme a Caterina che continuava a scoparsi il culo disse che stava godendo e con una mossa fulminea Lei si tolse il cazzo e prendendolo in bocca ingoiò la sborrata copiosa di Tony che non capiva più niente e nel frattempo il suo culo riceveva la sborrata di Max. Davide ed io guardavamo divertiti la scena e l'unica a lamentarsi del momento era Caterina che accontentammo subito, si mise alla pecorina di fianco a Tony sul letto, poi col mio cazzo in bocca e quello di Davide che le finiva il servizio nel culo si fece scopare fino a godere poi siccome Davide voleva sborrare, si girò e mi disse di scoparla nella figa che nel culo aveva già goduto, e doveva farlo venire, io l'accontentai. Quando vidi la sborra di Davide uscire dalla bocca col cazzo dentro incominciai a mitragliarla di colpi fino quando togliendosi il cazzo dalla bocca urlò che stava nuovamente godendo, poi si rigirò e volle ingoiare anche la mia. Ragazzi, che storia ma soprattutto che scopata, ci alzammo, liberammo Tony chiedendogli se si era divertito e lui con la coda tra le gambe disse un timido sì, poi prese i suoi stracci e se n'andò a gambe divaricate, Caterina col suo bel fare, si avvicinò, lo baciò dicendogli che era stato bravo e lo rimandò ad un eventuale incontro futuro se mai ci fosse stato. Davide e Max si ritirarono anche loro nella propria stanza ed andammo a dormire che erano le 2 e mezza passate.

L'indomani mattina, scendemmo tutti per far colazione, non vedemmo Tony e chiedemmo di lui, ci risposero che non si era sentito bene ed era andato dal dottore, ma comunque aveva avvertito che i conti erano stati pagati da me e che ci salutava.
Con stupore, Davide e Max mi ringraziarono e successivamente salimmo sulle proprie auto e ci dirigemmo verso casa. Nel viaggio di ritorno, Caterina ed io parlammo e ridemmo dell'accaduto ed io la riempivo di complimenti per come si era comportata. Arrivammo a casa giusto in tempo per prendere il treno che andava a Venezia, poi qualcuno sarebbe venuta a prenderla per continuare il viaggio, da quel momento in poi non l'ho più ne vista ne sentita, a distanza di anni i ricordi delle mie scopate con lei sono ancora vivi; spero tanto un bel giorno di ricevere di nuovo una telefonata da parte sua...che bella sorpresa sarebbe!!!

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