• Pubblicata il
  • Autore: Rossa
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L' allenatrice - Caltanissetta Trasgressiva

L’allenatore 2

Non credevo ai miei occhi quando leggendo le storie di vita mi sono ritrovata protagonista mia malgrado. La storia è L’allenatore, ed io sono la rossa con gli occhi verdi che spompina il mister. Tutto vero, anche se non sono rossa, ma mora e forse per questo il Mister ha cambiato, ma giuro, solo quello perchè il resto è tutto vero e amiche mie che leggete credetemi, un cazzo così auguro a tutte di provarlo.
Ricordo che dopo quel megapompino, ho passato dei giorni infernali con una voglia pazza di averlo ancora fra le mani e in bocca e…..
Mi era presa una smania strana, continuavo a mangiare gomme, caramelle, stuzzichini famelicamente, tanto che mio marito, fra un impegno di lavoro e l’altro disse che sembravo una fumatrice che cerca di smettere di fumare e che stavo appunto attraversando la fase di ricerca di qualcosa che sostituisse la sigaretta in bocca !
Il coglione cornuto parlava di sigaretta e non sapeva di quel sigarone di ciccia dura calda che lui se lo sognava con quello spaghetto bollito che si ritrovava !
Ho passato ore chiusa nel bagno succhiando un manico di spazzola e infilandomene un altro nella fica solo per venire ricordando.
Ma tant’è che finalmente il giorno dopo ci sarebbe stato di nuovo l’allenamento, ed io e la mia fica eravamo in fibrillazione; avevo raccontato cosa era successo ad una mia amica porca come me, anche lei aveva adocchiato il Mister, ma non aveva avuto il mio stesso coraggio.
Lei, mentre raccontavo stringeva le gambe come una pazza ed alla fine non ce l’aveva fatta più e mentre parlavo si era calata i pantaloni ed aveva dato il via ad un ditalino frenetico concluso con un genito e due dita nel culo quando avevo detto della quantità incredibile di sborra che avevo ingoiato.
Ma finalmente eravamo sugli spalti, e mentre la mia amica continuava a ricordarmi che poi avrebbe voluto sapere tutto quello che sarebbe successo, vidi il mister lanciarmi uno sguardo d’intesa e raccomandare al vice di provare schemi che lui sarebbe andato dentro a fare la doccia.
Mi precipitai, e lo incrociai davanti alla porta del suo spogliatoio, mi guardò, e aprì la porta, io entrai e rimasi in piedi di schiena a lui, paralizzata, tremante. Lui chiuse la porta, poi lo sentii che si avvicinava, e da dietro cominciava a carezzare le mie braccia, salendo dai polsi fino alle spalle poi piegò la mia testa in avanti, e appoggiò le labbra al mio collo, dietro vicino all’attaccatura dei capelli sulla nuca. Sentivo il mio corpo scosso dai brividi mentre le sue labbra calde scivolavano sulla mia pelle, i denti mordevano i tendini e le sue mani imprigionarono le mie tette cominciando a torturate il capezzolo attraverso la camicetta.
All’improvviso sentii il suo corpo aderire al mio, ed il suo cazzo duro appoggiarsi fra le mie chiappe come se avesse trovato il suo fodero naturale. Mi piegai, e con le mani mi alzai il vestito e abbassandomi le mutandine mi strinsi al lui. Il suo cazzo comninciò a scivolare sul mio culo sempre più velocemente, finchè come una pazza mi girai e piegandomi lo afferrai a cominciai a succhiarlo con frenesia.
Mi fermò quasi subito, e mi costrinse di nuovo a piegarmi sul lettino, mi allargò le gambe e cominciò a leccarmi la fica ed il culo. Aveva una lingua incredibile, riusciva contemporaneamente a d arrivare alla fica ed al culo contemporaneamente, poi si infilava come un cazzo fra le mie grandi labbra per riuscire subito ed incularmi facendomi impazzire dalla voglia di sentire il suo cazzone entrarmi dappertutto, nella fica, nel culo, in bocca. Ho per la prima volta goduto senza avere un cazzo dentro che mi facesse sentire riempita. Ma non era finita qui, perché sempre leccandomi il culo ha cominciato a farmi un ditalino facendo frullare le dita come se fossero farfalle sul mio clitoride, ed io che avevo appena riaperto gli occhi mi sono sentita trascinare di nuovo dentro un abisso di panna montata nel quale mi sembrava di galleggiare, finche ho percepito in un attimo le sue dita fermarsi e la cappella appoggiarsi alla fica. E’ stato solo l’istinto che mi ha spinto a spingere violentemente il corpo verso di lui e ad impalarmi su quel cazzone imperioso. L’ho sentito entrare come un treno ed arrivare in fondo alla mia fica aprendola impietosamente e poi ritrarsi e rientrare, e uscire e rientrare con un ritmo impazzito, fino a che stringendomi violentemente le tette e mordendomi il collo come un cane che scopa la sua femmina l’ho sentito godere e sborrarmi dentro un fiume caldo e bollente che mi ha fatto piegare le gambe e rimanere cosi appesa al suo cazzo sussultante.
Appena l’ho sentito fermarsi, mi sono girata e l’ho famelicamente ingoiato per succhiare la sua sborra e pulirgli il cazzo con la lingua. Sentivo la fica che non riusciva trattenere tutto lo sperma, e con la mano l’ho raccolto e me lo sono infilato dentro il culo come una invasata .
Mi ha sollevata, e baciandomi le labbra ancora sporche del suo sperma mi ha stretto a se e mi ha detto : “ mi piaci perché sei una porca, e non finiresti mai di volere cazzo in tutti i modi, ed io farò in modo di darti tutto quello che vuoi, sempre…. “
E dicendolo mi infilava le dita nel culo allargandomelo fino a farmi male, e sentivo il suo cazzo, non più durissimo, ma sempre grosso come un bel salsicciotto che ballava nella mia fica bagnata ed il piacere sembrava non finire mai mentre come una bambola disarticolata mi abbandonavo nelle sue braccia.

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20/01/2006 16:36

pachà

zoccola puttana troia che nn sei altro perchè nn ti fai sentire lascia un num o una mail ti scoperò col mio cazzonee daii puttanaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa maialaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

09/02/2011 15:53

frank

ALLENATRICE PUTTANA C HIAMAMI IO SONO ANIMATORE E SCOPO LE OSPITI

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