• Pubblicata il
  • Autore: Ulisse
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La cognatina... 1°episodio - Caltanissetta Trasgressiva

Racconto: "La cognatina... 1°episodio"

Chi di voi non ha mai pensato, se fosse stato possibile, scoparsi la cognatina che credeva una santarellina? Io sono stato uno di questi fortunati ed ora sono qui per raccontarvi la mia storia, anzi più storie che dividerò in più racconti per non dilungarmi e diventare noioso.

Dovete sapere che mia cognata ora ha 27 anni ma la conosco da quando aveva 12 anni ed io frequentavo sua sorella, ora mia moglie e non avrei mai immaginato di arrivare a tanto dopo tanti anni anche perché è sempre stata per me molto insignificante.

Da piccola sembrava uno sgorbio, bruttina, magrolina, rompiballe (a differenza della sorella che alla stessa età era già in carne con una 3a di seno mentre ora porta la 5a). Ora però è cambiata fisicamente, alta 1,75 con due belle gambe, un culo favoloso, due tettine dure come il marmo ma sempre bruttina, con la faccia piena di brufoli (per questo motivo le dicevo che scopa poco e lei s’incazzava di conseguenza), ciecata come una talpa con degli occhiali che sembrano fondi di bottiglia, ma come si dice in giro, una volta orizzontale e con la luce spenta o col cuscino in faccia vanno tutte bene!

Ultimamente, Lina (chiamiamola così) esce con un ragazzo da parecchio tempo però non la vedo bene perchè quest'ultimo è il classico tipo da lavoro, amici, bar e poco tempo per la fidanzata però a lei va bene perchè nel paesino dove abita è difficile trovare il fidanzato (così dice lei) e dopo essere stata single per quasi un anno questo non vuole farselo scappare.

Io mi reco a casa sua e dei miei suoceri una volta al mese nei week-end e durante le lunghe festività come quelle Natalizie e Pasquali e quest'anno durante le feste di Natale ho ricevuto da lei il più bel regalo di Natale.

Era la vigilia di Natale, tutti si stavano preparando per andare a dormire ed io dopo aver fatto una bella doccia mi stavo vestendo in camera da letto quando mi accorgo di aver dimenticato il mio completo da notte, canotta e boxer di maglina belli comodi, in bagno e quindi mi appresto a recuperarli quando, aprendo la porta, me la vedo nuda davanti a me di fronte allo specchio che si stava anche lei asciugando, mi dava le spalle ed era chinata a prendere una spazzola caduta a terra. Beata visione, il suo bel culo era lì, davanti a me, sopra a due belle gambe affusolate, ben depilate con in bella mostra il buchino e la passera. Scocciatissima cerca di coprirsi alla meglio ed a me scappa un bel "cazz... complimenti alla mammina, signorina Lina" lei mi tirò una cosa ed io chiusi la porta.

Infilatomi boxer e canotta saluto tutti e mi reco giù in tavernetta ad aspettare che tutti andassero a dormire per poi mettere i regali sotto l'albero, mi butto sul divano ed accendo il televisore e comincio a guardare qualcosa alla televisione. Verso le 1.30 me la vedo arrivare in tuta da pigiama, non trasparente ma leggero e s’intravedevano, anzi si notavano le forme delle tette con i capezzoli che volevano bucare il pigiama. Subito fa riferimento all'accaduto dicendomi che avrei potuto bussare ed io in tutta risposta gli dissi che avrebbe potuto chiudere a chiave la porta inoltre l'avevo già vista in bikini parecchie volte quindi non c'era niente di male. Mi chiese se poteva sedersi anche lei a guardare la tele ed io acconsentii e nel tirarmi un po' su devo aver fatto intravedere qualcosa dai boxer anche perchè poco prima mentre guardavo la TV mi stavo toccando le palle e l'uccello e questultimo non era del tutto rilassato.

Con una battuta ironica mi disse: "vedi di coprirti le sconcezze per favore che le hai al vento" ed io subito risposi: "perchè non hai mai visto un uccello ed un paio di palle?" e siccome aveva la reputazione di una pudica santarellina io scosto il cavallo dei boxer e come un fulmine gli metto in bella vista i miei attributi, rasati e profumati poco prima. "Dai, non fare lo stronzo per favore" mi disse ed io replicando: "Perchè, ti fa schifo o hai paura?". "Figurati!" rispose lei, " Che ridere! Ti fai la ceretta proprio lì? Mi chiese. Ed io: "Certo" è molto pratico ed igienico non trovi?" "Forse, ma cosa stavi vedendo o facendo che hai il pisello duro?". "Ma quale pisello duro!" le dissi, "ti sembra un pisello duro questo?" tirandolo su e facendolo cadere di lato. "Beh! Quello di Ivan (il suo fidanzato) più o meno è così" disse lei.

A questo punto mi sono giocato il carico di briscola che avevo in mano, mi alzai, andai a spegnere la luce tenendo acceso il televisore, mi misi di fronte a lei, la feci alzare, le misi le mani tra i capelli, le tolsi gli occhiali e gli dissi: "Chiudi gli occhi che ti faccio sognare" e subito la baciai mettendole mezzo metro di lingua in bocca. Baciava malissimo, ma non importa, feci scorrere le mani giù lungo la schiena fino sul culo facendomi strada sotto il pigiama, stupendo, sodo, senza cellulite sembrava di seta poi, senza perdere tempo, con la mano destra incominciai a salire, sempre sotto al pigiama fino ad arrivare alla sua tetta sx anche lei soda, dura come il marmo, vellutata e con un capezzolo da urlo, in rilievo con tutta l'aureola che smaniava di essere succhiato.

Il mio cazzo diventò un pezzo di ferro che spingeva sul suo ventre ed io continuavo con l'altra mano a tirare verso di me il suo culo per farle sentire la mia mazza e cominciai ad abbassarmi sul divano per coricarci su di un fianco sempre senza mollare la presa, sia con le mani sia con la bocca. Visto che la porca ci stava lasciai la tetta e con la mano scesi verso il basso ventre e giunsi sul suo monte di Venere, cominciai ad esplorarlo e trovando il suo clitoride cominciai ad accarezzarlo sfiorandolo aumentando poco alla volta l'intensità. Mentre continuavo a baciarla ed a masturbarla la sentivo gemere di libidine, si dimenava e con la mano forzava la mia quindi, disturbato gliela presi e gliela misi sul mio cazzo. Subito affermò: "Che cazzo duro che hai, non ne ho mai visti di simili!" Nel frattempo, pensai a quanti n’avrebbe potuti aver visti ed il calcolo terminò presto; 2 o 3 al massimo conoscendola, poi le dissi: "Dimmi la verità, sei ancora vergine?". "No" mi rispose un po’ vergognata, "l'ho fatto due sole volte tanti anni fa e non mi è piaciuto perchè mi ha fatto tanto male e da allora non l'ho più fatto". Subito capii il perchè forse non riusciva a trovare una storia importante con qualcuno ed allora pensai "Ghe pense mì!!!" Gli chiesi: "Ma allora cosa cazzo fai ai tuoi fidanzati? (per modo di dire) ". "Pompini!" affermò lei, "e sono contenti e soddisfatti!". Poi magari vanno a scopare da qualche altra parte, ma questo non glie l'ho detto. "Datti da fare con il mio e vediamo subito se sei brava". Non se lo fece ripetere due volte, scese dal divano, si mise in ginocchio e prendendo timorosamente il mio fallo in mano incominciò, dapprima a leccarlo tutto come se volesse prendere bene le mire, poi incominciò ad ingoiarlo, prima la cappella, poi il manico quasi tutto fino in fondo con un sincronismo perfetto tra risucchio e lavoro di mano (Pompa e Girolamo per intenderci). "Ingoialo tutto fino in fondo se ci riesci, prova a morderlo e vedrai com'è duro" le dissi e lei, ubbidiente ubbidì. Cercava disperatamente di spingerlo in gola ma sentivo che le veniva il vomito, forse per la posizione forse perchè per lei era difficile. Le consigliai di mettersi su di me con un bel 69 così la curva del mio cazzo, che quando è così in tiro è rivolta verso l'alto, era orientata giusta rispetto la sua gola, così facendo mi trovai il suo bel culo davanti a me con la sua stupenda figa a pochi centimetri dalla mia bocca. Incominciai a leccarla, prima delicatamente, passando la lingua nella fessura soffermandomi a succhiarle il clitoride, poi, oltrepassando la "terra di nessuno" arrivai al suo buchino, dolce e profumato che al primo colpo di lingua s’irrigidì ma poi subito dopo accettò molto volentieri il servizietto. Intanto la sentivo gemere come una troietta in calore, la sua figa incominciava a bagnarsi come si deve, ingoiava a più non posso il mio cazzo fino in fondo spingendo con le mani che tenevano le palle ed io le dicevo di morderlo e lei ci provò ma io stringendo i muscoli lo facevo diventare di marmo e lei mordeva sempre di più ed io di conseguenza irrigidivo sempre di più, era sublime, ci sapeva proprio fare la cognatina! Mentre continuava a pompare, ogni tanto mordere e gemere come una cagna la sua figa mi sbrodolava in faccia allora incominciai a penetrarla con il dito indice infilandolo fino in fondo, poi ci misi il medio e poi entrambi e lei invece di lamentarsi provava piacere. Portai alla bocca il mio dito medio che era fradicio della sua sborra, lo umettai ulteriormente con una buona quantità di saliva e lo posai sul suo buchino spalmando bene bene il composto. A questo punto sentii: "Che cazzo fai, non ci provare sai!" ed io di tutta risposta con l'altra mano le spinsi la testa sul mio cazzo dicendole di continuare a fare quello che faceva che lo faceva bene e di non preoccuparsi che ora arrivava il "paradiso" che le avevo promesso. Incominciai a spingere il dito dentro il suo culo, dapprima strettissimo per la paura, ma poi sotto il mio consiglio di rilassarsi, lo sentii aprirsi cosicchè in un attimo fu tutto dentro. Cominciai un dentro e fuori da urlo, poi vedendo che non si lamentava rimisi le dita nella figa movendole internamente a sforbiciata, c’infilai anche l'anulare (così erano tre) infine le misi l'anulare nel culo, l'indice ed il medio nella figa che mi sembravano stessero facendo una corsa ad ostacoli e con la bocca le risucchiai il clitoride come un aspirapolvere. Non capiva più niente, urlava con la bocca piena del mio cazzo, gemeva, piangeva, io cercavo di tenere duro ma ero al limite fino a quando non la vidi godere all'inverosimile.
Dimenandosi avevo perso il contatto bocca-figa e vidi per la prima volta sborrare una donna due o tre getti di sborra partirono come razzi dirigendosi verso la mia faccia, non avevo mai visto una cosa così, non riuscendo più a trattenermi incominciai anch'io a sborrare, in bocca, con colpi di pressione che l'idropulitrice della Karcher che vendono in TV mi fa una pippa, dapprima cercò di trattenere la sborra in bocca ma siccome gliela avevo già riempita, un po' la ingoiò e un po' ne uscì e continuava ad uscire mentre continuava a pomparmi il cazzo. Che goduta ragazzi, lei stentava a crederci, piangeva, mi si butto al collo sporcandomi con tutta la sborra che aveva in faccia, sui capelli dicendomi che non aveva mai goduto così tanto e non pensava si potesse arrivare a tanto, io per tutta risposta le dissi che questo non era che l'inizio e che il bello doveva ancora arrivare, le consigliai di rifarsi la doccia e le diedi l'appuntamento sempre in taverna appena avesse finito che poi ci sarebbe stato il 2° round.

Ragazzi, ma questa è un'altra storia (e ce ne sono piu' di una), se vi è piaciuta e se volete il seguito fatemelo sapere nel forum, mi auguro che vi abbia eccitato e vi auguro di avere la fortuna che ho avuto io.

Ci rivediamo ne: "La cognatina...2°episodio". Ciao. Uly.

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