• Pubblicata il
  • Autore: Ulisse
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La Cognatina...dal Dentista... - Caltanissetta Trasgressiva

Amici, sono ancora qui per raccontarvi il seguito della storia vissuta in segreto con la mia cognatina che dopo i miei primi incontri (vedi racconti precedenti) ha incominciato ad apprezzare una buona dose di cazzo cosa che prima per molti anni aveva sempre evitato ed ora il mio compito è di indirizzarla sempre di più su questa strada cercando di spronarla a cercarsi un fidanzato decente ora che comincia a diventare sempre più troietta!

Dall'ultimo incontro avuto con Lina, la mia cognatina a Capodanno è passato molto tempo, quasi tre mesi e per essere sincero un po' mi manca, anche perché questa storia per me è molto intrigante ed il tempo ti fa apprezzare e gustare meglio, mentre l'eccessiva continuità può portare alla noia. La scorsa settimana, mi telefona e mi dice d’avere male ad un dente ed allora mi chiede se può venire a trovarmi per risolvergli il problema, e la troietta mi telefona proprio all'ora di cena, a casa con mia moglie nonché sua sorella e stuzzicandomi comincia ad affermarmi che gli manca il mio cazzo, che è stufa di masturbarsi con tutto quello che gli passa per le mani, e tanto altro. Io, con difficoltà cerco di rispondere senza farmi beccare da mia moglie e la invito a venire a trovarmi il giorno dopo considerando che aveva molto male e gli avrei fatto una bella "otturazione!!!" dove sarebbe stato necessario. Lei accettò, la mattina dopo arrivò col treno e dopo esserla andata a prendere la portai nel mio studio. Quando la vidi alla stazione non notai niente di speciale nel suo abbigliamento, tolte le scarpe col tacco a spillo sotto ai jeans attillatissimi ed un po' scampanati come si usano oggi, le calze a rete che neanche si scorgevano sotto ai pantaloni per il resto era tutto normale, maglioncino e soprabito maxi di poco sopra le caviglie. Seduta di fianco in automobile incominciò a fare la stupidona, mi chiedeva se mi era mancata, se mi mancava il suo culo che sapeva benissimo che a me fa impazzire e da sua sorella lì non si batte un chiodo, se mi piacevano le scarpe e via discorrendo. Devo confessate che era molto cambiata, sempre bruttina ma molto curata, un bel trucco, abbronzata e con una bella pettinatura che la migliorava moltissimo, ma a me non me né frega, a me fa impazzire il suo corpo e siccome non me la devo sposare per me va benissimo così. Le feci i miei complimenti e lei mi rispose che il meglio non l'avevo ancora visto ed aveva in serbo delle sorprese per me. Arrivammo nel mio studio ed appena entrati la feci accomodare in sala d'aspetto e gli dissi di aspettare un attimo perché siccome quel giorno non avevo nessuno in appuntamento dovevo accendere tutti i macchinari. Quando entrai in sala d'aspetto la vidi girovagare ancora col soprabito e gli chiesi cosa stesse aspettando e la invitai a spogliarsi ed accomodarsi in studio sulla poltrona che sarei arrivato subito appena pronto ed infilato il camice.
Passarono due o tre minuti e quando entrai in studio, chiedendole dove le facesse male il dente, rimasi a dir poco stupito, la troia si era spogliata del tutto, era rimasta con indosso solamente una tuta in rete nera senza niente sotto, i capezzoli già turgidi facevano capolino tra le maglie della rete, la figa ed il culo erano scoperti da un reggicalze integrato nella tuta che univa il pezzo di sopra con quelli inferiore. Con le gambe lunghissime, divaricate, una era appoggiata al vassoio porta strumenti del riunito e l'altra appoggiata al bracciolo della sedia con le rotelle, si stava masturbando con un bel cazzone di lattice che si era portata dietro e mi disse che dovevo ispezionarla bene perché non sapeva con sicurezza dove c'era il buco che le faceva male! Io le confermai quanto fosse troia e le chiesi di spalancare la bocca per ispezionarla con lo specchietto, lei ubbidì ed a me incominciò a gonfiarmi il cazzo sotto i pantaloni, quindi dicendole che non vedevo bene la abbassai con lo schienale ed impostando la posizione di sicurezza della poltrona la misi con la testa più bassa delle gambe (posizione da adoperare quando il paziente con si sente bene od è da rianimare) così da dietro l'appoggiatesta, siccome era bassissima, le infilai tutto il cazzo in bocca fino ad arrivare in gola e gli chiesi di stare ferma perché dovevo ispezionarla tutta per benino. Lei succhiava ed io cercavo di spingerglielo fino in fondo ma lei si lamentava che le veniva il vomito ed allora mi venne un'idea. Presi da un armadietto un flaconcino di pastiglie e le chiesi di succhiarne una e farla sciogliere in bocca senza masticarla che nel frattempo l'avrei leccata per bene, e così fece. Dopo un dieci minuti che la leccavo e la penetravo col cazzone mi disse che stava godendo e notai il fiotto del suo umore sbrodolare ed io avido glielo leccai tutto, poi mi disse che la pastiglia si era sciolta e che aveva una strana sensazione di gonfiore nella gola. Io la rassicurai che non era niente, quella pastiglia che le avevo dato serviva ad anestetizzare la gola per quei pazienti che soffrono nel prendere l'impronte, e la invitai a mettersi seduta davanti al mio cazzo ed a provare ad ingoiarlo. Spalancò la bocca e lo infilò per metà fino a sentirlo in gola ma poi non proseguiva perché la gola curvava verso il basso ma io allora cercando di rilassare più che potevo il cazzo, le presi con le mani i capelli e tirai verso di me la sua testa, sentii la difficoltà ad entrare ma in un attimo fu tutto dentro e le sue labbra lambivano le mie palle, avessi potuto ci avrei infilato anche quelle dentro! L'unica sua difficoltà era quella nel respirare ma imparò subito, negli affondi teneva il respiro, allora per comodità, mi misi io sulla poltrona, la feci mettere sopra di me e con un bel 69 mentre io le leccavo nuovamente la figa e pompavo il cazzone dentro, lei m’ingoiava a più non posso il cazzo, ed in quella posizione era molto facilitata in quanto in mio cazzo ricurvo verso l'alto trovava la strada comoda per arrivare alla gola ed allora lei mi chiese di continuare che stava di nuovo per venire. Detto fatto un mare di sborra colava dalla sua figa nella mia bocca, lei si agitava, si dimenava, sentendola gemere volli venirgli in bocca, o meglio in gola e la avvertii e quando sentii che il mio cazzo gonfio incominciò a pulsare se lo cacciò nuovamente il gola dove ricevette direttamente la mia sborra senza neanche toccarle la lingua. Appena finito lei si girò verso di me e mi disse: "Ti è piaciuto porco?" Spalancando la bocca e tirando fuori la lingua disse: "Guarda bene porcone, non ce n'è neanche una goccia me l'hai sparata tutta direttamente in gola!" Mi baciò in bocca e mentre con la lingua era lei ad ispezionarmi la bocca notai che veramente di sborra non ce n'era e questo mi eccitò nuovamente, le dissi che ora era il tempo del suo culo e la feci girare mettendola alla pecorina. Non se lo fece ripetere due volte, mi chiese che voleva godere contemporaneamente con la figa e col culo ed io cercai di accontentarla. Dapprima le leccai la figa ed appena pronta c’infilai il cazzone finto e nello stesso tempo mi misi davanti e la invitai a prepararmi il cazzo con la bocca e rivedendolo nuovamente entrare con facilità tutto dentro fino in fondo si eccitò in breve tempo, allora tornato dietro di lei glielo infilai nella figa già bella pronta. Da un cassetto prelevai un tubetto di vaselina e mentre la pompavo, con la mano sulle natiche c’infilai nel culo il mio dito pollice che trovò subito la strada e con tutto il dito dentro continuai a pomparla. Di lì a poco mi disse che voleva il mio cazzo in culo, allora mi fermai per un attimo e le chiesi di prepararmi lei l'uccello ed incominciò a spalmarmici sopra la vaselina segandomelo a dovere. Che sensazione stupenda, è meraviglioso farsi segare il cazzo tutto bell’unto di vaselina, appena pronto la rigirai, prima le infilai il cazzo finto nella figa e la invitai a continuare da sola a pomparsi quindi indirizzai la mia cappella nello sfintere, lei sentii il contatto e mi urlò di sfondarla. Le diedi un colpo d'ariete (tipo quello usato dall'armata degli Orchi per sfondare il portone del bastione nel film "Il Signore degli anelli - Le due torri") da farla sobbalzare in avanti e lei gridando mi disse che lo sentiva fino in gola (per modo di dire), appoggiò la testa contro le schienale della poltrona per attutire i colpi che prendeva da dietro e m’invitò a sfondarla. Cazzo, m’invitava a nozze, lei alla pecorina sulla poltrona con una mano si teneva la testa contro lo schienale, con l'altra si pompava il cazzo finto nella figa, io la sbattevo dal di dietro come un maglio e la invitai a fare in fretta perché io in quella condizione sarei durato poco. Dopo un cinque minuti tra urla e gemiti di piacere urlò che stava godendo nuovamente e mi disse di continuare perché da lì a poco avrebbe goduto anche dal culo. Io ero al limite ed appena la sentii urlare che stava godendo io le svuotai i miei coglioni nel culo riempiendola di sperma. Appena finito vidi che si alzò di scatto e con una mano sulla figa ed un dito nel culo si fiondò in bagno e li evacuò e mentre lo faceva, con la lingua si leccava le dita e la mano per non sprecare niente. Che troia! Poi un bel bidet e ci portammo in sala d'attesa a riposarci sul divano e parlammo un po' di noi.

Ci rivestimmo e siccome la storia dell'otturazione era una balla la invitai nuovamente a sedersi sulla poltrona e le feci una seduta di igiene con detartrasi e sbiancamento così almeno poteva far vedere che qualcosa avevamo fatto, a pranzo la portai a casa per pranzare tutti assieme e poi alla sera l'avrei riaccompagnata alla stazione per riprendere il treno ma le cose non andarono così perché l'ultimo treno utile l'abbiamo perso ed allora dovetti riaccompagnarla a casa con la macchina e le cose non finirono così facilmente perché i programmi per la serata cambiarono, e come se cambiarono, ma questo ve lo racconterò nel prossimo racconto.....Ci rivedremo presto sempre con i racconti della "La cognatina..."

Un saluto a tutti ed a presto, Uli. (continua...)

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