• Pubblicata il 13/07/2004
• Autore: Salvo

La suocera convivente divorziata - Caltanissetta Trasgressiva

Vivo con la mia famiglia e mia suocera in casa: brava donna non impicciona ma molto sola perchè divorziata da moltissimi anni.Quello che racconto risale a più di dieci anni fa:mia suiocera era ancora avvenente e desiderabile.
Dovevo aggiustare un lampadario nella sua camera e armato di giravite e lampada da sostituire. faccio il lavoro su una scala : ero con pantaloncini corti da mare e mia suocera era sdraiata sul suo letto che mi gardava armeggiare.
Mi accorsi che dalla sua posizione mi guardava sotto i pantaloncini e forse si vedevano le mutandine e qualcos'altro e quando ho poggiato il giravite su di lei e risalito la scala lei si è messa le mani sul viso nascondendosi gli occhi; ho sentito un piccolo gemito e la sua tentazione nascosta. Una notte entrando nella sua stanza mi accorsi che teneva le mani sulla sua ficona e origliando la sentivo gemere e respirare affannatamente. Il richiamo fu più forte di me stesso, tornai dentro e mi sedetti accanto a lei al margine del suo lettino; ero in mutandine e nient'altro: Lei mi guardo avidamente fissando il mio gonfiore che si faceva sempre più grosso e io le accarezzai la guancia e il collo baciandola delicatamente dietro l'orecchio. Godeva e le slacciai la sottana di sopra: mi apparve uno spettacolo immenso quei due seni ancora turgidi avvolgenti che traballavano di voglia e di piacere, grandi e bianchi. Le tirai fuori e cominciai a slinguare quei capezzoli a striscio tenendoli ambedue vicini anche se per quella misura era difficile farlo.Lei si smungeva dal piacere e chiudeva gli occhi e quando la baciai mi pregò di non andare oltre BASTA , ORA BASTA mi diceva e teneva le sue mani a difesa nella fica che non voleva fosse violata. Altre notti sono andata a trovarla e i suoi sguardi di giono erano di complicità e di compiacimento ma non bisognava farsene accorgere dalla figlia.
Dovetti accompagnare la famiglia al mare e dopo dieci giorni tornai a casa dove avevamo lasciato mia suocera sola per sbrigare delle cose urgenti: tre giorni, ma furono i più belli della mia vita. Quando arrivai il tempo di mettere via la valigetta e sciacquarmi che lei sdraiata sul suo lettino quasi mi aspettava e mi disse: FAI quello che vuoi...Non credevo a queste parole e io preso dal sole del mare e dal vigore delle vacanze mi avvicinai a Lei, in un tumulto che non capivo più nulla, con il pensiero che avevo avuto in lei, le tolsi quel poco di estivo che aveva, lasciandola con le mutandine soltanto. Mi procurai un nastro e le legai i polsi alla spalliera del letto e il suo seno sembrava alzarsi e trepidare. Eravamo in uno stato confusionale ma di massima eccitazione con il mio cazzo che ipnotizzava mia suocera. Fu un terremoto , me la scopai infilandogliela in fica e lei era felice come non mai le sborrai dentro ma indossando la protezione che per la quantità di sperma quasi mi scoppiava e usciva dall'uccello enorme. Tolsi il preservativo e la girai dopo averle slegato i polsi, e vidi quel culo enorme che si dimenava. L'allargai un po e ancora umido il mio uccello le scivolò dentro tutto. La tenevo per i fianchi stretta a me ponpando e lei gemeva dal piacere si girava cercando la mia bocca e mi baciava grata e piena di voglia. Quattro volte mi sono sborrato in un ora e due volte nei suoi intestini libero dal preservativo.
E' stato meraviglioso non avevo mai provato nulla di simile e per tre giorni e tre notti siamo rimasti avvincghiati come due amanti con il loro segreto. Nel frattempo mi preparava da mangiare tutte quelle pietanze estive ma sostanziosissime e appena il tempo di finire e ci spogliavamo rimanendo nudi, nel letto matrimoniale di sua figlia e mio: ma mai sfiniti.

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