• Pubblicata il
  • Autore: Franca
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Quattro sono meglio di uno - Caltanissetta Trasgressiva

Voglio scrivere questa storia accadutami un po' di tempo fa che sinceramente mi ha lasciato un dolce bel ricordo e che sarà difficile ma non impossibile poter ripetere. Mi chiamo Franca, sono emiliana laureata in lingue e mi sto specializzando come interprete in lingue dei Paesi del nord come la Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca e vi confido che è un bell'impegno per via della diversità e complessità delle varie lingue e non ne sono più tanta sicura di voler completare tutto. Premetto che d’aspetto penso d’essere niente male, da buon’emiliana sono moderatamente in carne, due belle tette che sono il mio pezzo forte, capelli neri ed occhi scuri, carnagione abbronzata tutto al contrario del tipo di ragazza nordica. Sono anche abbastanza alta con due belle gambe ed anche quando porto i pantaloni, più attillati possibili assieme a scarpe coi tacchi a spillo faccio la mia bella figura. Premetto anche, e poi passo al dunque, che sono eterosessuale ma ultimamente non ho disdegnato alcuni rapporti con il mio dolce sesso prediligendo in ogni modo il sesso forte.
Un giorno, mentre stavo visitando uno dei tanti supermercati specializzati in mobili della famosa catena "Ikea" situato nella mia regione, approfittavo per leggere e carpire qualche segreto della lingua svedese e cercavo di scambiare alcune frasi con il personale possibilmente di madrelingua Svedese quando mi si avvicina una bella ragazza, svedese naturalmente che in lingua mi fa i complimenti per come stavo parlando. Poi in italiano ci presentammo, mi disse di chiamarsi Ilenia, io contraccambiai i complimenti per come lei parlasse bene l'italiano, mi affermò d’essere Italiana da parte di madre mentre Svedese da parte di padre e che da molti anni risiedeva in Italia dopo essere nata in provincia della capitale Oslo. Da qui scaturì una bell’amicizia e nella sua frequentazione provai la mia prima esperienza omosessuale che fu bellissima e dolcissima. Parlandomi di lei, Ilenia sostenne che nel suo paese il sesso è visto in modo diverso che da noi, da loro può capitare che un ragazzo o una ragazza che si trovi a fare il turista da quelle parti può benissimo conoscere una persona del sesso opposto che t’inviti a casa sua, assieme ai propri genitori e non c'è niente di male se si fa sesso la prima sera. Io rimasi stupita dalle sue affermazioni e le chiesi di andare avanti con le spiegazioni che l'argomento m’interessava. Tra l'altro le confessai che io sono in un certo qual senso un po' ninfomane, che amo da matti il sesso e che sono instancabile, quindi trovare la persona giusta non è facile e per questo mi trovo ad essere abbandonata e spesso single. Dopo mesi di conoscenza dopo vari rapporti amorosi con Ilenia, quest'ultima recandosi per le feste Natalizie a casa dei genitori in Svezia, dove risiedono gestendo un bellissimo chalet albergo-ristorante in montagna nei pressi d’alcuni impianti sciistici, m’invita a seguirla per farmi conoscere la sua famiglia e per farmi così imparare bene la lingua. Come fare a dire di no, era l'occasione che aspettavo da tanto e poi così avrei potuto provare le capacità amorose di questi nordici che assomigliano a nerboruti boscaioli, quindi accettai, concordai per trascorrere il Capodanno e quindi sarei arrivata, volo permettendo qualche giorno prima. Tutta eccitata dall'idea non vedevo l'ora che arrivasse il giorno fatidico. Passò il Natale e quindi arrivò il giorno della mia partenza.

Quando arrivai ad Olso, Ilenia mi venne a prendere all'aeroporto e mi disse che dovevamo percorrere molti chilometri perché l'albergo della sua famiglia era in alta montagna e mi aveva risparmiato il viaggio in pullman, la ringraziai e durante il viaggio venimmo subito sul discorso se mi avesse spianato la strada per conoscere qualche bel ragazzone locale, lei sorridendo mi rispose che mi aveva preparato una bella sorpresa ed io già non stavo più nella pelle. Quando arrivammo a destinazione rimasi sbalordita nel vedere l'albergo, era una caserma, avete presente quello del film "Shine", non proprio così ma poco ci manca. C'erano un infinità di camere ed un esercito alle dipendenze e di lì a poco conobbi i suoi genitori e che i suoi fratelli al momento non c'erano perché fuori per lavoro. Alla domanda "non mi avevi mai detto di avere dei fratelli" lei mi rispose in modo superficiale che non diedi molto peso all'inizio ma poi capii alla fine. Mi accompagnò nella mia camera situata in un'ala del complesso adibita a scopo personale e devo affermare che il posto era stupendo ed anche se c'era una marea di persone erano ben distribuiti dall'immensità del posto. Ora non mi dilungo e passo al cuore della mia storia. Appena cambiata e pronta per andare a farmi una sciata mi raggiunge Ilenia e mi disse che aveva trovato uno dei fratelli che tra l'altro è maestro di sci che nel pomeriggio libero mi avrebbe accompagnata a provare le piste. Lo chiamò al cellulare e dopo un po' arrivò ed io rimasi pietrificata. Era la copia di quell'attore che assieme a Stallone aveva girato "Rocky IV" mi pare si chiamasse Rudolf Lundgreen o qualcosa di simile, in ogni caso almeno 1,90 per un centinaio di chili, dei muscoli da urlo con gambe lunghissime e muscolose disegnate dalla tuta da sci attillata un po' datata ma efficace, biondo con due occhi verdi, cosa volevo di più! Ci presentammo, si chiamava Jader e parlando qualche parola d’italiano lui e svedese io l'intesa fu immediata. Sciammo poco perché non essendo allenata, non volevo giocarmi le gambe ed al rientro ci concordammo per vederci dopo cena, nel locale discoteca interno per passare la serata. Mentre risalivo in camera pensavo a come potevo fare per non essere troppo sfacciata ed andare subito al sodo, io Jader quella sera stessa volevo scoparmelo e possibilmente distruggerlo per fargli conoscere come sono focose le donne italiane e specialmente noi emiliane-romagnole. A cena mi fece compagnia Ilenia perché i genitori erano troppo indaffarati di lavoro, e subito parlammo di Jader e lei mi rassicurò che se volevo stare con suo fratello non c'era niente di male anche se lei avrebbe voluto passare la notte con me, io molto felice la ringraziai e la rassicurai che il tempo per noi due sicuramente l'avremmo trovato. Dopo cena mi preparai per la discoteca, misi un bel paio di jeans scoloriti e tagliati davanti e dietro sulle natiche, con solo un tanga ed un maglioncino rosso fuoco di maglina fesco-lana attillatissimo dove avvolgeva le mie belle tettone di una 5a misura dalla forma di due bei meloni sodi rigorosamente senza reggiseno e scarpe col tacco fine di 10cm. Giubbottino di jeans e via in discoteca. Mentre scendevo notavo un certo interesse da parte della fauna maschile però costatavo che di belle ragazze, come me, ma bionde con occhi chiari ce n'erano parecchie ma io però, rappresentavo il "negativo" di quello stereotipo. Bando alle ciance, in discoteca c’incontrammo, Jader ed io facemmo coppia lasciando in disparte un po' Ilenia. Verso l'una chiesi di rientrare perché ero un po' stanca a causa del viaggio e della sciata (grossa bugia) e salutando la sorella il fratello si offrì per accompagnarmi. Eravamo tutti un po' alticci per quello che avevamo bevuto ma pensai che il modo per smaltire in fretta lo conoscevo senz'altro. Arrivati davanti alla porta senza tanti convenevoli lo trascinai dentro e da lì partì la prima compilation di baci con relativi slinguazzamenti e da lì al letto il passo fu breve.

Ci spogliammo senza tante storie anche perché a causa della lingua e degli argomenti le parole non servirono tanto. Eravamo un po' entrambi impacciati ma i drink che avevamo bevuto ci aiutavano a non farci tanti scrupoli e quindi dopo alcuni istanti mi trovai quasi nuda seduta sul letto con Jader di fronte a me rimasto in slip. Notavo il rigonfiamento anteriore e pensai che fosse già tutto eccitato ma quando, mentre gli leccai il basso ventre sotto l'ombellico ed appena gli abbassai gli slip, vidi un batacchio di carne di tutto rispetto lungo una 20ina di centimetri che penzolava in bella mostra. Senza neanche chiederlo me lo cacciai in bocca per costatarne le misure ed arrivai alla conclusione che dopo qualche minuto sarebbe diventato enorme. Così fu, e mi ritrovai a fare una pompa a due mani ad un randello largo e lungo quasi come una lattina di birra, da mezzo litro naturalmente! Per me fu un piacere continuare il servizietto con le mie tette e quindi continuai con una bella spagnola che lui gradì molto. Siccome ero già fradicia mi tolsi quel poco che mi era rimasto addosso e sdraiandomi sul letto urlando gli ordinai di scoparmi. Mi accontentò, mi si buttò sopra ed in un attimo sentii la cappella che bussava alla mia porta e senza suonare entrò sfondandomela, io di cazzi n’avevo gia visti e presi di tutti i generi ma quest'ultimo confesso che mi fece sussultare. Incominciò a trivellarmi la figa e dopo un quarto d'ora volendo cambiar posizione mi girai e mettendomi alla pecorina mi feci scopare da dietro. Continuò per un bel po' e dopo quasi un'altro quarto d'ora avevo già goduto un paio di volte. Giacché la scopata aveva preso per me la piega giusta continuai a prendermi quel cazzo ancora per molto tempo e costatai che il ragazzo aveva una bella resistenza e che nonostante mi avesse scopato per più di un'ora non mostrava segni di cedimento. Allora gli chiesi cosa gli sarebbe piaciuto ed allora mi rispose di continuare con la bocca perché ci sapevo veramente fare (una brava emiliana o bolognese non si smentisce mai su quell'argomento) e dovetti pomparlo per una ventina di minuti, quasi disarticolandomi la mandibola prima di vederlo sborrare in mezzo alle mie tette sempre per sua specifica richiesta. Sinceramente parlando vi confesso una cosa, era la prima volta che mi potevo ritenere già soddisfatta ed avrei anche potuto finire lì, ma non fu proprio così, anzi, proprio per niente! Abbassammo tutte le luci rimanendo con un paio di lampadine che simulano il tremolio della candela e mentre mi fumavo una sigaretta, Jader si offrì di andare a prendere qualcosa da bere per poi ricominciare. Che cosa dire, sicuramente io non sono il tipo da dire di no, anzi ben vengano le proposte che spesso sono insufficienti e scarse e quindi si allontanò dalla stanza.

Passarono alcuni minuti e mentre ero nel letto facendo finta di dormire sentii rientrare Jader con il rumore di bicchieri e bevande ed appena mi vide posò il tutto sul tavolo si tolse gli slip e si mise a leccarmi la figa nell'intento di svegliarmi. Io simulando molto bene cercavo di fargli credere con dei mugolii di provare piacere mentre dormivo e quando notai che la figa si stava nuovamente bagnando mi si ributtò sopra e m’infilò il cazzo ricominciando a scoparmi. Facendo sempre finta di dormire gli feci credere che mi ero risvegliata e alzando le gambe avviluppandolo con i piedi dietro alle chiappe lo incitavo ad andare più forte. Poi lui si mise sotto ed io incominciai a scoparmelo a smorza candela e devo dirvi che pali di quel generi n’avevo conosciuti, ma per carità, sono molto rari. Da qui mi venne il primo di una serie di dubbi che mi perseguitarono per il resto della serata, e che poi sarebbero stati il "clù" della mia storia; notai una cosa strana ma non sapevo cosa, sul tattuagio che aveva sul petto sopra il capezzolo sx, un idioma giapponese o cinese con le sue iniziali "J" oppure "I" e "K", aveva qualcosa di strano e poi il suo profumo era cambiato, i suoi capelli tutti bene a posto dopo che io glieli avevo ben arruffati ma pensai che forse, andando a prendere da bere, si fosse anche un po' rinfrescato e ricomposto. Andammo avanti per un'altra ora abbondante, tra l'altro volle farmi anche il culo che io offrii senza fare troppe storie anche per far raffreddare la mia passera che nel frattempo era diventata rovente dopo aver goduto ancora un paio di volte, poi, chiedendogli se volesse venire cosa avrei dovuto fare, mi chiese di spompinarlo ed io lo accontentai. Pensavo d’essere molto brava in quel frangente perché era la seconda richiesta che mi faceva ed io ero lusingata nell'accontentarlo. Pompavo come una forsennata a due mani e risucchiavo quel cazzo come un aspiratore della "Folletto" per vedere di tirargli fuori la sborra che arrivò non subito e dopo avergli fatto un'altra spagnola, m’inondò il viso. Ma quanta sborra aveva questo ragazzo nei coglioni, pensai. Ora ero veramente un po' stanca e vidi nuovamente Jader allontanarsi con la scusa di ritornare a prendere qualcosa da bere.

Non ricordo se e quanto mi sono addormentata, ricordo solamente che ero messa di fianco sul letto con la faccia sul cuscino ed un braccio sotto di esso quando sentii qualcosa che mi soffocava. Aprii gli occhi e vidi la nerchia di Jader che mi stava scopando la bocca e siccome stava diventando grossa arrivava con facilità alle tonsille impedendomi di respirare. Gli presi il cazzo con la mano e continuai a spompinarlo facendogli i complimenti per la sua prestazione amorosa. Mi tirai su dal letto e dopo riaverlo spompinato per bene e dopo la spagnola che sapevo gradisse molto mi rimisi alla pecorina per farmi scopare di nuovo. Cominciò a scoparmi la figa che dopo un'altra ventina di minuti ed un'altro orgasmo chiese pietà per il surriscaldamento subìto, passò poi al culo e qui devo dire che me lo ha sfondato per benino perché notavo da uno specchio che c'era sulla parete di fianco al letto la enorme dilatazione quando mi toglieva il cazzo da dentro. Cercavo di concentrarmi per arrivare nuovamente all'orgasmo e devo dire che fu abbastanza dura. A questo chiesi cosa avrei dovuto fargli ma potevo anche risparmiarmi la domanda perché mi richiese di spompinarlo nuovamente e mettendosi seduto sul letto notai nuovamente che c'era qualcosa di strano, il tattuagio mi sembrava diverso, c'erano la J e la K ma qualcosa m’insospettiva e poi questa volta era sopra il capezzolo di dx, che mi fossi confusa, poi c'era una piccola cicatrice nei pressi del mento che fino allora era impossibile che non l'avessi notata. In ogni modo crollando dalla stanchezza non volli indagare sulla cosa ma l'unica cosa che volevo era quella di fare godere ancora Jader per poi liquidarlo ed andare a dormire e così dopo un'ulteriore ventina di minuti, con il cazzo in mezzo alle tette mi vedo riversare sul viso un'altro fiume di sborra, ma dove la tenesse tutta quella sborra proprio non lo sapevo. Letteralmente sfiancata mi riversai sul letto a riprendermi le forze e dopo qualche minuto ci alziamo, io per andare al bagno e non vi racconto i dolori, dovevo camminare con la gambe aperte per non sentire tanto fastidio e lui si riofferse per riandare a prendere qualcosa da bere.

Guardai l'orologio ed erano le 4 passate, avevamo cominciato intorno alle 12 e mezza e non ci credevo che per più di tre ore avevo preso lo stesso cazzo ma la mia figa ed il mio culo me lo confermavano. Possibile che durante la sua assenza ingerisse qualcosa, tipo zabaioni o uova crude alla "Rocky" come ricostituenti. In ogni caso sia, il vichingo ci sapeva veramente fare, ve lo dice la Franca che ne sa qualcosa. Appena raggiunsi la stanza da letto sento riaprirsi la porta e rivedo Jader che entrando aveva la minchia in tiro e che dopo aver posato il bere sul tavolo mi si avvicina e scostando la fessura dei boxer mi mostra l'arnese bel pronto. "Ma non avevi gli slip bianchi, come mai ora hai i boxer neri?" gli chiesi insospettita, e lui mi rispose che si era cambiato, su questo non ci piove, ma poi gli chiesi di vedere il tattuagio e mostrandomelo lo ritrovai alla sx ma era nuovamente diverso ma non capivo cosa fosse diverso. Poi questa volta i capelli erano diversi, notai i fori ai lobi delle orecchie che altre volte non li avevo notati ma forse nella penombra il particolare mi era sfuggito. Il profumo era nuovamente diverso però la cosa che ora più mi preoccupava era che Jader n’avesse ancora voglia. "Ma non sei stanco? Non hai ancora goduto abbastanza? Possibile che nei tuoi coglioni ci sia ancora sborra?" gli chiesi e lui mi rispose che per loro nordici la cosa è abbastanza normale scopare in quel modo e le loro ragazze stanno al passo. Per non venire meno alle dichiarazione e per tener alto il buon nome di noi italiane mi concedetti nuovamente. Cercai di sfiancarlo con la pompa ma fu lui che mi sfiancò, mi feci scopare nei modi meno faticosi per me, quindi rimasi prima di schiena poi sul fianco di sponda ed in quella posizione passò a prendermi il culo poi di nuovo la figa fino a che dovetti simulare qualche orgasmo per farlo smettere, e chiedendo pietà gli chiesi di finire e lui come niente fosse mi fa mettere a 69 chiedendomi di ripomparlo mentre lui mi leccava la figa e poi senza fatica si mise in piedi e tenendomi per il bacino a teste in giù mi fece continuare a spominarlo. Dove avesse ancora tutta quella vitalità e quella forza proprio non lo sapevo so soltanto che quella volta dopo molti minuti che per me sembrarono un'eternità mi ritrovai ad inghiottire un'altro mezzo litro di sborra. Per mia fortuna questa volta era proprio finita, non ci credetti fino a quando Jader mi salutò dicendomi che l'alba sarebbe stata vicina e che molto lavoro lo avrebbe aspettato di lì a poco. Trascinandomi in bagno mi buttai sotto la doccia per cercare di riprendermi e mi feci dei lunghi bidet col doccino per rinfrescarmi le intimità dopo di che mi rifiondai sul letto e crollai dal sonno.

La mattina seguente, intorno alle 12,30 che tra l'altro era l'ora di pranzo vedo entrare nella mia stanza Ilenia dicendomi che era molto tardi, che intorno le 13 sarei dovuta presentarmi dai suoi genitori e che avremmo pranzato tutti assieme con la famiglia al completo. Tra l'altro mi chiese sorridendo con una certa allusione com’era andate la serata e relativa nottata, io le risposi che ero letteralmente distrutta, che una esperienza così non mi era mai capitata e che suo fratello era un grande scopatore. Ridendo girò i tacchi e se andò invitandomi a non fare tardi. Mi rivestetti e mi preparai per il pranzo e non nascondo che la fame c'era. Quando mi recai negli appartamenti della famiglia di Ilenia, entrando in cucina salutai la mamma, salutai Ilenia che se la stava ridendo e chiesi dove fosse il resto della famiglia notando che la tavola era imbandita con 8 posti a sedere. Mi risposero che da lì a poco sarebbero arrivati tutti e così successe. Dapprima entrò il padre, poi in fila entrarono i fratelli che passando uno per uno davanti a me mi lasciarono sbigottita e dir poco. Si presentarono sorridendomi, dandomi la mano e baciandomi dissero: "Ciao, sono Igor, molto piacere", "Ciao sono Jari, molto piacere", "Ciao, sono Ivan , molto piacere" ed infine "Ciao, Jader noi già ci conosciamo". Rimasi di stucco, feci cadere quello che avevo in mano e non volevo ancora credere a quello che avevo davanti a me. I quattro fratelli di Ilenia erano quattro gemelli uguali in tutto e per tutto come gocce d'acqua, inoltre, i genitori si erano scervellati per trovare tutti nomi che iniziassero con la “J” o la “I”. Quei quattro bastardi la sera prima si erano messi d'accordo con la sorella, che sicuramente gli aveva parlato di me e della mia voglia di cazzo, per scambiarsi a vicenda e ripassarmi per benino in tutti i modi. Per la verità non riuscii ad arrabbiarmi con nessuno, specialmente con Ilenia che poverina mi disse che l'aveva fatto per me perché era stufa di sentirmi sempre lamentare che non trovavo mai il ragazzo che mi accontentasse. Vi assicuro che il resto della vacanza fu indimenticabile, passai dei giorni favolosi e dopo un paio di giorni di riposo, e dopo aver passato un dolce pomeriggio con Ilenia, arrivò la notte di Capodanno che per non venire a meno del detto: "Chi non scopa a Capodanno, non scopa tutto l'anno!" dopo il cenone e la festa, quest'ultima continuò e terminò all'alba in camera mia con una interminabile scopata a 5 con i quattro fratelli di Ilenia.

Un saluto a tutti e con la speranza che la mia storia vi sia piaciuta e vi abbia arrapato un po' vi auguro tanta fortuna come l'ho avuta io.

Ciao. Franca.

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16/09/2005 10:41

max061171

OSLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO è in NORVEGIAAAAA GNUURAAANNNNNTTTTT

12/12/2009 14:53

franco

ciao io duro tutta la note provare x credere

08/10/2005 15:41

eedd

troiaaaaaaaa

08/08/2004 00:42

ciccio

bella cazzata che hai scritto, anche se qualche idiota penserà che sia successo veramente ... ignorante!!! oslo è in norvegia, non in sveziaaaaaa !!! e tu saresti stata nella capitale della svezia, oslo? che conta-mussa che sei, devi essere un cesso che si fa seghe tutto il giorno. sfigata!!

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