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  • Autore: Vecchiosignore
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Sarà il caldo - Caltanissetta Trasgressiva

Sarà il caldo.
Sono giorni in cui maledici di vivere in una città come questa.
Il caldo è insopportabile e l’aria è resa irrespirabile da migliaia di tubi di scappamento e dalle emissioni calde dei condizionatori tenuti al massimo nelle case e nelle automobili, della serie: facciamoci ancora del male. E per di più la moto dal meccanico e la mia macchina usata dalla mia eterna fidanzata in un'altra città, per lavoro da diversi mesi ormai.
E già, ci vediamo ogni 15 giorni, facciamo una immersione sessuale, ma stare ogni giorno insieme ed avere una buona intesa a letto è un’altra cosa. E per fortuna con il caldo avvilente sembrano sopite le voglie.
Ma torniamo alla città infuocata. Mi tocca andare in autobus, alla mia età non ero più abituato.
Affollati e caldi nella maggior parte dei casi , affollati e con una scarsa aria condizionata in altri.
Ma………… come girano ( s )vestite queste ragazze. Passi per le ragazzine adolescenti grassottelle o acerbe con le loro forme più o meno acerbe simpaticamente in bella vista, ma la situazione mi pare generalizzata.
L’autobus è il paese di bengodi: tette e culi all’aria.
Ma giovedì mattina l’apoteosi: sul bus affollato sale una superfiga da copertina di Penthouse .
Un top rosso senza reggiseno con due tette, almeno una 4°, che ondeggiavano leggermente ad ogni scossone del bus un pantalone a vita bassissima con un microscopico filino di slip ed un culo, un culo…….Una vampa di calore, non solo per il caldo si è immediatamente impadronita di me .
Mi sono portato questa visione dentro di me fino a sera.
La mancanza della mia donna si fa sentire specialmente questa sera e la mattina quando mi sveglio con una erezione da primato…ma il pensiero non è per lei ma per la tipa super del bus.
Una doccia mi rigenera ma subito dopo un senso di bagnaticcio dovuto al già forte calore mi debilita di primo mattino.
Di nuovo l’autobus, di nuovo la calca e…di nuovo alla stessa fermata la dea che sale.
Resto senza fiato a vederla anche perché si sistema ad un passo da me.
Poggia a terra in suo zaino e come d’incanto dal suo pantalone a vita bassissima mi mostra tutto, dico tutto il buco del suo culo ( il tanga, accidenti, è di quelli che opportunamente sono allargati in corrispondenza del buco per cui sembra che non indossino niente).
Lei è molto disinvolta per cui penso non faccia caso al mio sbigottimento.
Intanto il suo culo alto, mandolinesco con il fondo schiena ad angolo retto ( proprio quello che non piace agli ortopedici e piace tanto agli uomini ) è pericolosamente vicino alle mie parti basse.
Premetto che mi fanno schifo gli uomini che sbavano al cospetto di “ qualsiasi “ donna e che approfittano dei luoghi affollati per rubare furtivi toccamenti ma per un attimo mi scopro con un pensiero perverso e con un cazzo al massimo della sua estensione malcelata dalla stoffa molle dei larghi pantaloni estivi.
Mi ricompongo, meravigliandomi della mia reazione che per uno come me , non giovanissimo e con una vita sessuale brillante appagante e serena mi appare spropositata.
Nemmeno il tempo di fare la riflessione di cui sopra tutta intera, che l’autobus frena di colpo e il mio cazzo ritto finisce diritto nel profondissimo solco della dea.
Mi imbarazzo un attimo allontanandomi dallo scrigno ma con mia somma meraviglia sento lei strusciare di nuovo sulla patta, prima una mela, poi l’affondo del buco e poi di nuovo l’altra mela : due montagne e una valle, il più bel culo mai visto e…..mai sentito.
Ormai è praticamente attaccata a me e la vicinanza mi fa sentire il suo respiro molto veloce .
Io rimango impietrito e l’unica parte del mio corpo viva e solo il cazzo che si pasce in questo inatteso eden.
Venti minuti di struscio sono tanti e tanto è durato il viaggio in bus.
Lei prima di scendere girandosi mi offre l’altra vista memorabile dei suoi splendidi seni e con un tocco impercettibile mi infila un biglietto da visita nel taschino della camicia e con un alito profumato, un sorriso splendido e due occhi da provocare uno svenimento mi sussurra : chiamami presto.
Un uomo di 45 anni, forse un giorno piacente ma ora con pancia e pochi capelli cosa può aver suscitato in una splendida 25/30 enne, o mi prende in giro o……alla prossima

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