• Pubblicata il
  • Autore: Roby
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Strani piaceri - Caltanissetta Trasgressiva

Salve, sono Roberto e ho compiuto 18 anni a maggio scorso e a 14 mi sono accorto che mi interessano i maschi. Anche se non evidenzio i miei atteggiamenti femminili, mi comporto ugualmente come se fossi una ragazzina e chiaramente ne famiglia, parenti e amici erano a conoscenza del mio stato sessuale. Non sono un bel fusto, anzi, arrivo a malapena al metro e 65 di altezza, sono molto magro, e ho un pene che in erezione raggiunge appena i 10cm e ho una mania folle x la cura del corpo, attraverso depilazione completa, a parte l’intimo, creme varie e quantaltro e a volte sembro peggio di una donna tanto che mia madre mi prende in giro dicendomi che sono una femmina sbagliata. La mia passione è indossare indumenti femminili e sin da quando ho scoperto la mia omosessualità, lo fatto in casa mia in assenza dei miei genitori e ho sempre desiderato indossarli in luoghi pubblici. In effetti lo fatto, ma solo nel periodo di carnevale e a me sarebbe piaciuto poterlo fare anche in altri periodi dell’anno e proprio durante un carnevale, era nel 2002, e avevo quasi 16 anni, ad una festa in maschera conobbi un altro ragazzo con la mia stessa passione di 4 anni + grande e x circa 1 anno ci siamo frequentati e ho avuto i miei primi rapporti omosessuali. Cmq quest’estate son successe molte cose, a partire dal fatto che i miei genitori in occasione del loro 25° anniversario di matrimonio, decisero di passare le ferie di agosto in piena solitudine e x non farmi rimanere a casa da solo, mi hanno mandato in vacanza al mare con i miei zii (Salvatore e Nadia) e la loro figlia, mia cugina Emma di 16 anni. Fui molto contento di andare con loro, xke ho un bel rapporto con Emma e sembriamo fratello e sorella. Quest’anno, i miei zii, invece di andare nel solito villaggio, hanno preso in affitto x tutto il mese di agosto un appartamento in una palazzina di 3 piani con 6 appartamenti in una località distante 1h d’auto dalla città in cui vivo. La prima settimana di agosto mio zio Salvatore doveva lavorare e rimanemmo solo io, zia Nadia ed Emma. Tutto ha inizio la mattina di mercoledì 4 agosto, mentre eravamo in spiaggia, verso le 11:00, Emma mi chiese di accompagnarla a casa xke non si sentiva bene e natularmente accettai, mentre mia zia si intrattenne in spiaggia a parlare con altre signore. Arrivati a casa, Emma mi diede precedenza nel fare la doccia e quando uscì, andai in camera e incrociai Emma che si stava avviando in bagno. Mentre mi stavo asciugando, vidi un suo vestitino steso sul letto e mi venne una gran voglia di indossarlo, era da circa 1 mese che non indossavo un indumento femminile, e così, incurante che mia cugina potesse uscire dal bagno da 1 momento all’altro indossai quel vestito e per completare l’opera, misi ai piedi anche un paio dei suoi infradito ed erano nche la mia misura (ho il 38) e andai a specchiarmi. Nel guardarmi allo specchio mi stavo eccitando, ma nel frattempo arrivò Emma che appena mi vide, si mise le mani sulla guancia ed esclamò:”Robè che stai facendo? Che ci fai con il mio vestito addosso?”, poi abbassò lo sguardo verso i piedi:”Pure i miei infradito ti sei messo!!!!”, io inizai ad arrossire di vergogna e iniziai a balbettare, mi sedetti sul letto e mi passai le mani tra i capelli, mia cugina si sedette accantò, mi mise una mano sulla spalla e disse:”Credo che tu mi debba dire qualcosa che mi hai tenuta nascosta. Sai bene che con me puoi parlare”. E così fu che le dissi della mia omosessualità e le dissi dei miei desideri. Tutto finì lì, poi alla sera, mentre eravamo a cena, Emma rivolgendosi a mia zia disse:”Mamma!!! Sabato papà compie 40 anni, che ne dici se gli prepariamo una piccola sorpresa? E poi ho anche in mente un’idea. Mica sai a che ora viene?”, mia zia:”Si tesoro, hai ragione, anch’io avevo pensato a una sorpresa e per dolce pensavo ad un torta gelato. Cmq papà dovrebbe stare qui sabato pomeriggio, andrà a pranzo dai nonni e poi ci raggiungerà. Poi non ho capito qual è la tua idea”, Emma rispose:”Dammi una delle tue parrucche e ti farò vedere”, mia zia:”non ho capito cosa ci vuoi fare, ma sai dove trovarle”. Mia zia ha problemi di capelli e perciò utilizza varie parrucche x mascherare il problema. Intanto Emma si rivolge a me e dice:”Dai Robè, seguimi!!”, e andai in camera con lei. Con stupore mi fece indossare quello che avevo messo la mattina, compreso gli infradito, mi mise una parrucca e mi portò in cucina. Appena zia Nadia mi vide si mise a ridere e disse:”Ma che vuoi fare Emma?”, mia cugina:”Non vederlo così ora, pensa se lo trucchiamo e lo sistemiamo x benino sembrerà proprio una bella ragazzina, non credì?”, mia zia:”Si… Probabilmente si, ma ancora non ho capito lo scopo”, mia cugina spiegò la sua idea:”Noi vestiremo Roberto da donna e faremo uno scherzetto a papà x vedere se ci casca”, mia zia:”Ok ci sto, ma ora andate a cambiarvi”. In tutto questo ero un po’ confuso, ma provavo anche piacere. Il sabato mattina successivo, era il 7 agosto, ci svegliammo tutti intorno alle 10:00 e non scendemmo in spiaggia. Dopo essermi fatto la doccia, Emma e zia Nadia mi fecero mettere sotto le loro mani e dopo circa 1h e mezza, mi ritorvai tutto depilato, e mi fecero indossare dapprima un bikini a fantasia di mia zia, che mia cugina si premurò di imbottire con del cotone x formare il seno, poi, Emma prese un suo abitino lilla semitrasparente a girocollo e senza maniche che mi arrivava poco sotto il ginocchio e con dei vistosi spacchi laterali che quando camminavo si vedevano le cosce, poi ai piedi mi fece indossare un paio di mule a zatteroni di colore azzurro, con il tacco alto 10cm. Dopo di ciò andammo in cucina e ci sedemmo a tavola x pranzare. Dopo pranzo, verso le 13.30, mentre mia zia sparecchiava la tavola, Emma completava la sua creatura, mi smaltò le dita di mani e piedi di rosso, poi mi fece mettere bracciali ed anelli di mia zia, infine una bella parrucca di colore nero corvino che andava a pennello sulla mia abbronzatura, e terminò di truccarmi con cipria e rossetto rosso, un paio di orecchini che si applicano all’orecchio con delle ciappe, un foulard azzurro al collo e una borsetta blu. Mi portò davanti allo specchio e vidi la mia trasformazione, sembravo proprio una ragazza, e devo dire che mi inziai anche ad eccitare e avrei voluto che Emma e mia zia fossero 2 bei maschioni. Ad ogni modo, andammo in cucina e mia zia si sbalordì della mia trasformazione e da quel momento divenni Robertina. Poi, ancora una volta mia cugina mi stupì dicendo:”Ora andiamo a prendere la torta gelato”, io:”Ma dove andiamo? Così non vado da nessuna parte”, Emma:”Ma come? E quel famoso desiderio che mi hai detto? E poi voglio provare se qualcuno ti riconosce”, io:”E se qualcuno mi riconosce?”, Emma:”Vorrà dire che diremo che dobbiamo fare uno scherzo, ma sta tranquillo nessuno ti riconoscerà”. Convinto e anche un po’ preoccupato esco in strada con Emma che sono quasi le 14:30 e ci rechiamo al bar in piazzetta distante da casa circa 500mt. Durante il cammino, speravo che nessuno mi riconoscesse, ed in effetti era così, tanto che 2 ragazzi in motorino, passando fischiarono e ci sfotterono, poi arrivati al bar, che a quell’ora era quasi vuoto, il proprietario, un uomo vecchio , brutto e grasso mi segue con gli okki quasi a volermi saltare addosso. Prendiamo la torta gelato e torniamo a casa. Appena entrati in casa, Emma esclama:”Missione compiuta, nessuno ti ha riconosciuto e vedrai come ci cascherà papà”. Così ci mettemmo in attesa di mio zio, che verso le 15:30 arrivò e dalla finestra vidi come era vestito, indossava una canotta e dei pantaloncini e mi eccitai nel vedere il suo corpo maschio, lui si che è un bel fusto e nonostante i 40 anni ne dimostra almeno 10 in meno. Il piano era già chiaro a tutti, Emma scese giù ad aiutare zio con le buste, appena mia cugina mi fece uno squillo sul cellulare iniziai a scendere x le scale, eravamo al 3° piano e senza ascensore, e mentre scendevo senti mio zio dire:”Ma Roberto dove è?”, Emma:”E’ in spiaggia ci raggiungerà presto”, così ad un certo punto ci incrociammo e mio zio era così affascinate che avrei voluto saltargli addosso, intanto appena mi vide disse:”Prego signora, la faccio passare, è un po’ stretta la scala”, io con voce camuffata:”Grazie molto gentile” e subito dopo veniva Emma che disse:”Arrivederci signora. A proposito, lui è mio padre glielo presento”, poi continuando verso il padre:”lei è la signora Robertina è un’amica di mamma”, facemmo una specie di presentazione e continuai a scendere e sentì Emma dire:”Papà che guardi? Continua a salire, le buste pesano”, era chiaro che mio zio mi stava guardando. Scesi fino a pian terreno e subito risalì e bussai alla porta e mi venne ad aprire mio zio che disse:”Prego signora, ha bisogno di qualcosa?”, io:”Mi son dimenticata di dire una cosa a sua moglie”, lui con molto garbo mi fa entrare e appena entriamo in cucina facciamo esplodere un tumulto di auguri, e mio zio stupito rivolgendosi a me disse:”Scusi ma lei che c’entra?”, Emma sorridente:”Papà è tuo nipote Roberto, me ne sono accorta che non l’avevi riconosciuto, sinceramente pensavo fossi + furbo”, mio zio:”Caspita Robè sei proprio uno schianto, senza offesa sei meglio di una ragazza”, e tutti scoppiammo a ridere e mia zia che disse:”Vuoi vedere che ora devo essere gelosa di mio nipote? Anziché delle tue colleghe”. La così fini lì e tornammo ai nostri canoni normali di vita e dopo aver mangiato una fetta di torta, andammo tutti in spiaggia. Verso le 19:00, Emma e mia zia se ne ritornarono in casa, e rimasi in spiaggia con mio zio che ad un certo punto mi chiese di andare a fare una passeggiata e chiaramente accettai. Durante la passeggiata, mio zio parlava di tante cose, intanto io lo guardavo e mi eccitva il suo fisico, e capì che gira e gira mio zio voleva parlarmi di qualcosa di veramente privato e quando arrivammo ad un punto dove c’era una scogliera e lontano da okki indiscreti mio zio disse:”Che ne dici se facciamo un ultimo tuffo?”, io:”Si certo”, e ci tuffammo in acqua e poco dopo mio zio mi venne dietro e mi fece sentire il suo pene e disse:”Senti Roberto, oggi mi hai fatto eccitare, ho vergogna a chiederti certe cose, però eri davvero incantevole”, capì che mio zio avrebbe voluto qualcosa da me, in fondo mi avrebbe fatto piacere assaggiare il suo pisello, così poco dopo uscimmo quasi totalmente dall’acqua e mio zio si mise di spalle appoggiato alla scogliera, lo guardai e vidi attarverso il suo costume che era eccitato e avrebbe voluto tirarlo fuori, lui sembrva volesse dirmi o chiedermi qualcosa ma aveva paura di una mia reazione, così mi avvicinai a lui e dissi:”Zio forse ho capito cosa vorresti dirmi o chiedermi”, e gli misi una mano tra le gambe, lui annuì e gli abbassai il costume ed esclamai:”Zio quanto ce lai grosso?”, lui prendendomi con una mano dietro la nuca e spingendomi verso il cazzo disse:”Sono 25cm di piacere. Dai che aspetti prendilo in bocca”, iniziai ad agitarlo e a leccarlo, e poco alla volta iniziai a prenderlo completamente in bocca e ad agitare la mia lingua, mentre gli facevo il pompino i nostri sguardi si incrociavano ed accresceva sempre di + la voglia. Dopo un bel po’, credo 20minuti di estenuante pompaggio, sentì che stava x venire e tirai la testa indietro, ma zio me lo impedì e mi venne in bocca ingoiando fino all’ultima goccia, e disse:”fai i pompini meglio di tua zia e meglio di altre puttanelle che mi sono scopato, sei davvero una delizia”, così entrambi contenti tornammo a casa. Per tutto il mese di agosto, ogni tanto continuai a sbocchinare mio zio di nascosto, poi terminate le vacanze tornai a casa contento e soddisfatto e con mio zio ci ripromettemmo di avere altri incontri. Infatti, il tempo di qualche giorno e mi diede appuntamento a casa sua x la sera del 7 settembre. Mia zia era uscitra con delle amiche, mentre Emma era dai nonni x qualche giorno. Arrivai e mio zio disse:”Stasera voglio che ti vesti da donna e mi devi far eccitare come quel giorno”, mi portò in camera da letto dove aveva preparato già l’abbigliamento da farmi indossare ed era chiaramente quello di mia zia. Aveva preparato per me reggiseno e slip neri in pizzo, una camicetta di seta beige, una gonna lunga marrone con spacco posteriore e un paio di sandali beige a zatteroni con tacco alto. Quando uscì dalla camera, trovai mio zio seduto sul divano con solo gli slip addosso e si vedeva bene il suo cazzo grosso all’interno, appena mi vide disse:”Sei divina, stasera voglio farti sognare e mi inivita subito a farselo ciucciare e senza farmi pregare, mi inginocchio davanti a lui come se fossi una puttana, gli abbasso gli slip e inizio a succhiare quel bel cazzo grosso e me ne fregavo che era mio zio, poi di colpo si allontanò e disse:”Ora spogliati lentamente”, così iniziai a sbottonare la camicetta, che feci svolazzare nella stanza, poi feci scendere lentamente la gonna che lanciai tra le sue braccia, rimanendo con l’intimo e le scarpe, e disse:”Ora vieni di nuovo qui e succhia ancora”, io naturalmente lo feci e poco dopo mi fece alzare in piedi e disse:”Stasera voglio provare il tuo culo!! Girati e mettiti a pecorina”. In effetti fino a quella sera lo avevo solo sbocchinato. Così mi girai e mi sbottonò il reggiseno togliendomelo, poi mi abbassò le mutandine e me le tolse, mi fece mettere a pecorina appoggiato al tavolo del soggiorno, prese del burro e lo splamò tra le mie chiappe, e mi fece leccare le sue dita impregnate, poco dopo sentì il suo cazzo grosso penetrarmi dietro aiutato dall’azione del burro. Sentivo forti dolori, ma anche tanto piacere. Dopo avermi pompato un bel po’, mi fece ancora inginocchiare e riprendere il cazzo in bocca, che assaporavo con piacere, e mentre facevo il pompino, zio diceva:”Voglio sborrarti in faccia”, e quando sentì che stava x arrivare lo tirai fuori dalla bocca e lo agitai ancora un po’ e mi vidi sommerso da tanta sborra calda che mi imbiancò la faccia e continuai a leccare gli ultimi getti ingoiando. Dopo tanto piacere, mio zio disse:”Venerdì sera hai da fare?”, io:”No! Vuoi che ci vediamo di nuovo?”, lui:”In un certo senso si! Passa in ufficio dopo pranzo, al momento ti spiegherò”. Così dopo essermi rivestito e pulito lo salutai e andai via. Il venerdì successivo, era il 10 settembre, andai in ufficio di zio e poco dopo andammo via insieme e mi portò da una sua amica di famiglia estetista, alla quale disse:”Te lo lascio x un po’, fammelo uscire come nuovo, voglio che sembri una vera donna, ok?”, io pensai:”Ma cosa ha in mente zio?”, e la donna:”Non preoccuparti passa tra 2 ore a riprenderlo”, in quel momento mi sentivo un pacco. Ad ogni modo la donna si chiuse in un stanza privata con me, mi fece spogliare nudo e mi fece una completa pulizia del corpo, ed io tutto zitto che stavo a tutto ciò che mi faceva. Dopo avermi sistemato x bene il corpo, la donna mi invitò in una stanza adiacente, dove mi fece vestire e con abiti femminili. Non sapevo ancora cosa avesse in mente zio, ma la cosa iniziava a stuzzicarmi. La donna mi fece indossare: un body nero in pizzo imbottendo la zona del seno, delle calze autoreggenti nere a rete, maglia rosa a maniche corte, una gonna a ginocchio a fantasia con spacco anteriore, un paio di sandali neri con tacco a spillo, mi truccò e mi mise una parrucca castana lunga e quando terminò il lavoro disse:”Sei stupenda, guardati allo specchio se non sapessi chi fossi direi che sei una donna”. Poco dopo venne zio e quando mi vide fu contento x il lavoro fatto dalla donna e andammo via, prendendo la busta con i miei vestiti. Nel frattempo chiesi a zio cosa stesse succedendo e lui disse:”Stasera andiamo a cena con dei colleghi, voglio presentarteli, spero sarai carino con loro”, io un po’ incazzato:”Zio va bene che facciamo sesso ma fare la puttanella x te non mi va”, lui si ferma con l’auto e dice:”Senti, la mia società è un po’ nei guai e se convinco un cliente estero a comprare da noi siamo salvi. E poi non preoccuparti ti pagherò x questo e anche bene ti darò 200€”. Io un po’ ci penso poi dico:”E va bene zio ma che sia l’ultima volta che mi chiedi qualcosa”. Andammo all’appuntamento e zio mi presentò 2 uomini di colore, erano americani, ed erano anche dei bei maschioni, chissà che mazze che avevano. Dopo cena e dopo gli sguardi dei 2 neri, andiamo tutti e 4 in un albergo dove mio zio aveva accuratamente prenotato. Saliamo in camera e già sapevo cosa fare. Appena entrati, mio zio si siede su una sedia e nel frattempo i 2 neri, pur sapendo che ero un travestito, mi fecero inginocchiare tra loro 2 e iniziai a pompare i loro piselloni lunghi e neri. E’ stata la prima volta che prendevo un cazzo nero e la prima volta che facevo un’orgia. Mentre li succhiavo, facevano gesti di compiacimento con mio zio e dicevano:”Very beautiful. That’s fantastic”. Intanto mio zio si masturbava, e poco alla volta mi spogliai rimanendo con solo le calze e le scarpe, inziando a prendere i 2 cazzi insieme, 1 in bocca e l’altro in culo alternandosi con le posizioni, poi ad un certo punto, quello che era dietro di me tira fuori il cazzo e lo pone tra le chiappe strofinadomelo, l’altro cazzo lo avevo ancora in bocca e quel bastardo non mi permetteva di tirarlo fuori, nel frattempo mio zio si avvicina e in poco tempo, mi sentì sborrare dietro la schiena, da quello che era dietro, l’altro mi skizzò in bocca e mio zio che si menò il cazzo sborrandomi sulla faccia, e ripulendo avidamente le 3 mazze e ingoiando tanta sborra calda. Dopo, i 2 neri si rivestirono e salutarono mio zio dicendogli che l’affare si sarebbe fatto. Mio zio tutto contento mi ringraziò e mi fece rivestire facendomi rimettere gli abiti con cui ero andato da lui e mentre mi riaccompagnò a casa mi diede i 200€ e disse:”Da stasera non ti disturberò +, ma se qualche volta ti va di stare con me sai dove trovarmi”. Da quella sera, pur rimanendo in buoni contatti con mio zio e la sua famiglia, non abbiamo avuto + rapporti ed anzi, ora sono fidanzato con un bel moretto. Ciao a tutti.

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18/01/2006 17:47

pachà

come devo fare per incontrarti??dammi un tuo indirizzo

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