• Pubblicata il
  • Autore: Paola 81
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Tutto in una notte - Caltanissetta Trasgressiva

Sabato sera sono stata invitata ad un compleanno in una discoteca di Riccione molto nota, ero felice di andarci perché sapevo che lì avrei trovato Marco il migliore amico del festeggiato e che avevo gia visto una volta l’estate scorsa. Sapevo dal mio amico che aveva una ragazza molto bella e che in disco sarebbero stati insieme. Quel sabato sera mi apparve sempre stupendo, muscoloso, abbronzato e alto. Mi piaceva ancora per quel suo carattere allegro ed estroverso, sapevo che al suo fianco c’era Sara la ragazza vestita da troietta con una minigonna corta che andava ad evidenziare la linea del culo sodo e ben proporzionato al suo corpo, sotto la camicia bianca di lino trasparivano i capezzoli che mettevano in luce una bella quarta di seno. I suoi fianchi erano snelli e slanciati ancor di più da quegli stivali pitonati neri. Io anche se ero vestita da troietta non potevo di certo competere con lei, ma non mi posso lamentare, il mio seno sarà meno abbondante del suo, ma con quel top le mie forme risaltavano a meraviglia e la mia gonna bianca cortissima faceva trasparire il perizoma fucsia, mi ero messa perfino le calze autoreggenti nere col pizzo. Essendo media di statura indossavo due paia di stivali nuovi che avevo comprato per l’occasione. Ho cercato in tutti i modi di farmi amica con Sara perché così sarei stata vicino a lui e l’avrei conquistato. Ragazzi!! Cosa avrei dato per essere la sua puttanella per una sera! Era una voglia ma dovevo ottenerlo. Sara ed io abbiamo parlato, era una ragazza simpatica e forse Marco l’apprezzava non solo fisicamente ma anche caratterialmente perché sapeva socializzare molto bene con gli estranei. Volete sapere come è andata la serata? Beh abbiamo ballato e bevuto, ci siamo date alla pazza gioia e ci siamo perfino scambiate il numero di cellulare, mi stava quasi diventando simpatica e vedevo Marco lasciarci sole. Purtroppo in discoteca non ho avuto occasione di star sola con lui, era sempre circondato dagli amici ma vedevo che ci guardava e ci fissava. C’è stato un momento in pista che si è avvicinato chiedendomi dove era Sara in quel momento e col cuore in gola gli dissi che era in bagno, e lui non mi tolse gli occhi di dosso e sfiorandomi i seni casualmente mi fece cenno di voler passare per raggiungere gli amici. Ero un po’ ubriaca e arrivata l’ora di tornare a casa, Sara si era offerta di accompagnarmi, risposi che ero venuta con degli amici e che sarei tornata a casa con loro, ma con un sorriso anche Marco me lo chiese, e io non del tutto consapevole a causa dell’alcool gli misi una mano sul petto e accettai. Durante il tragitto accadde il fatto. Mentre io stavo dormendo si sente squillare il telefono di Sara, ma chi poteva essere? Era sua madre che le chiedeva di tornare immediatamente a casa perché suo fratello aveva avuto un incidente. Marco la riaccompagna subito. Inizio a riprendere conoscenza solamente quando lui mi chiama per nome e mi chiede di sedermi davanti. Gli dico che mi dispiace di quel che è successo e chiedo se il fratello è grave. Lungo il tragitto lo guardo intensamente e accavallando le gambe faccio comparire il pizzo delle mie autoreggenti. Marco butta l’occhio e inizia a dirmi come mai una ragazza così bella come me non ha ancora trovato un ragazzo. Gli rispondo che le opportunità non mi mancano ma quelli belli sono già impegnati e lo guardo a gambe larghe. Ragazzi ero già tutta bagnata!! Lui vede la mia eccitazione e il rigonfiamento nei suoi pantaloni mi fa capire che anche lui è eccitato. La mia mano prende la sua e la infilo sotto la gonna e gli dico “senti sono gia caldissima!!” lui si slaccia la cerniera e io come una serva lo assecondo e mi avvicino al suo cazzone e…. gnam! In un sol boccone lo prendo in bocca facendogli un bocchino come si deve. Sento che è molto caldo e mi pompa in bocca la cappella dura e turgida, mi piace quella sua mano che nel frattempo mi alza la gonna e mi sposta il perizoma insinuandosi nella mia fighetta gia bagnatissima. Lui non resiste e accosta la macchina. Mi chiede di spostarci nei sedili dietro, mi toglie il perizoma lasciandomi la gonna, mi mette a pecorina e in un sol colpo me lo sbatte nel buco della figa. Dio come era grosso e duro! Si muove forte e batte nella figa, io ansimo e lui mi dice “so che tipiace, è tutta la sera che lo vuoi! Vero!” e io “si scopami ti prego”. Dopo un po’ lo toglie e dandomi una pacca sul culo ci infila due dita dentro, poi ci sputa e butta dentro il “bastone” ancora di marmo. Poco dopo lo ritoglie e lo infila in fica, nel frattempo la sua mano si insinua sotto al top, mi alza il reggiseno e mi lecca i capezzoli. Dopo i miei mille orgasmi continui non ce la fa più, lo toglie dalla figa e mi sborra in faccia, lo lecco e spalancando la bocca succhio quel succo saporito. Dopo due ore di scopata suona il cellulare di Marco, era Sara che gli chiedeva di raggiungerla in ospedale e Marco le dice che ha avuto un colpo di sonno e che si era fermato per dormire, a quel punto mi rimetto il top sudaticcio e senza dirci una parola mi riporta a casa. Prima di scendere gli dico di salutarmi Sara e lui mi ringrazia per la bella serata ed io con un sorriso di soddisfazione penso “si, per la bella trombata, ahahaha”

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