• Pubblicata il 21/10/2004
• Autore: MMM

Un regalo - Caltanissetta Trasgressiva

Tempo fa mi capitava di uscire con una ragazza con cui andavo al cinema, o a bere qualcosa. Ma niente più. Voglio dire che, pur potendo sembrare impossibile, era una vera amica con la quale non mi era mai passato per la testa di fare nulla. A volere essere sincero fino in fondo, qualche ideuccia ogni tanto mi passava per la testa: era alta, snella, non aveva un gran seno, ma in compenso un sederino di una bellezza unica... Poi il viso: era una ragazza davvero carina, ma ci conoscevamo da quando eravamo bambini e non c'era mai stato nulla tra noi. Poi capitò che entrambi ci fidanzassimo e così le occasioni per uscire diminuirono. In particolare, era lei ad essere sempre meno disponibile e un giorno mi disse che il suo ragazzo non aveva piacere che lei mi vedesse. Questa cosa mi fece molto arrabbiare: in fondo eravamo sempre stati assolutamente casti... Un po' alla volta lei scomparve dalla mia vita: ogni tanto le inviavo sms ai quali non rispondeva e arrivò al punto di non rispondermi nemmeno al telefono. Finché... Un giorno mi telefonò e disse che aveva voglia di sapere come stavo, che era passato tanto tempo dall'ultima volta in cui ci eravamo visti... Così le proposi di uscire la sera stessa, senza chiedere troppe spiegazioni. Lei accettò e andammo in un locale a bere qualcosa. Stranamente lei bevve più di me: 3 cocktail neanche troppo leggeri... Forse voleva farsi perdonare per avermi evitato così a lungo: non l'ho mai saputo. Fatto sta che all'una era molto su di giri e così pensai di farla bere ancora un po': non so cosa mi prese, probabilmente era un mio modo per vendicarmi... E così le feci bere anche un bel po' di rum. Lei era completamente sballata e la portai in macchina. Rideva, diceva che ero stato cattivo a farla bere... Quando andammo in macchina le dissi che era stata cattiva lei a non farsi viva per tanto tempo. Mi rispose: "come mi puoi perdonare?". Non so dove trovai il coraggio, ma lo tirai fuori... Era duro e palpitante. Lei lo guardò per un attimo e lo prese in bocca... Cominciò a succhiarmelo vogliosa. Mi piaceva quella cosa, continuavo a ripeterle che era una troia e che mi sarebbe piaciuto farle un regalo... Si fermò e mi disse, con il tono da vera ubriaca: "sono curiosa... qual è il regalo?". Infilai il mio attrezzo (non senza fatica) nei pantaloni e misi in moto l'auto. Andammo nella zona trans... Lei quasi non si accorgeva di ciò che accadeva. Vidi un brasiliano alto, statuario. Mi fermai e lo feci salire. Mentre mi indicava la strada per il suo appartemento vidi che già tastava la mia amica... Entrammo in casa e la spogliammo. Il trans mi disse che la mia amica sembrava molto ubriaca: io risposi che era la sua festa di compleanno e che le stavo facendo il regalo. La spogliammo: era davvero bella. Le tettine avevano i capezzoli rosa... e la sua pelle così chiara contrastava con il bel pelo nero tra le gambe. Si mise a pecora e cominciò a succhiarlo al trans, mentre io la pompavo da dietro... Poi ci demmo il cambio. Il trans aveva il preservativo, mentre io ovviamente no. La cosa più bella fu alla fine, quando, uno alla volta, glielo infilammo in culo. Io fui il primo a farlo e mi resi conto che da quel buco ci era passata davvero poca carne. Fu un gran gusto... Il trans, che era molto dotato, ci mise un po', ma alla fine riuscì a metterlo nello stesso buco, mentre io le venivo in bocca. La trattammo da vera troia... Dopo qualche altro giochetto (provammo davvero una marea di posizioni e combinazioni divertenti), le rimettemmo in vestiti e la accompagnai a casa. Il trans non volle soldi (disse che si era divertito troppo e che non capitava spesso di scopare con una ragazza tanto carina), ma io persi definitivamente un'amica: non mi ha mai più salutato... Ma si guarda bene dal raccontare in giro il motivo!

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