• Pubblicata il
  • Autore: Smok
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Una serata tra(n)sgressiva - Caltanissetta Trasgressiva

Era primavera, un sabato sera come tanti in discoteca con gli amici. Era da un paio di mesi che non stavo con una ragazza, ed anche quella sera non sono riuscito a rimediare niente tra tutto quel ben di dio… Uscito dal locale che erano le tre, salutai gli amici e decisi di andare a puttane, visto che avevo appena ritirato lo stipendio. Mi diressi verso il viale principale dove si esercita il mestiere più antico del mondo e ricordandomi che in una via secondaria c’era un gruppo di trans, decisi di fare un tentativo, il primo in vita mia, anche se l’ho sempre visto come una cosa tremendamente intrigante visti i racconti letti in diverse occasioni. Mi avvicinai e vidi una figa tremenda come se ne vedono solo nei film porno: stivali di pelle nera fin sopra il ginocchio, scura di carnagione, minigonna inguinale e due gambe da top model, seno prorompente al punto giusto, occhi da gatta e labbra carnose ma non troppo. “E’ mia” pensai, chiedendomi cosa faceva una figa del genere in mezzo ai trans. Mi accostai e le dissi “andiamo a casa tua?” (sicuro di una risp negativa ero gia’ pronto a triplicare la tariffa in macchina, ormai dovevo farmela…) e lei annui’ con un cenno del capo. Le misi subito una mano sulle cosce, lisce e sode, e le chiesi da che parte mi dovevo dirigere e quando mi disse la strada da seguire mi si blocco' il cuore per alcuni secondi: non era una donna come le altre, lei si accorse del mio imbarazzo e mi disse che non avrei rimpianto la scelta e mi avrebbe fatto toccare il cielo con un dito. Pochi minuti dopo arrivammo a casa sua e l'imbarazzo diminui' notevolmente.
Entrammo e mi mise subito a mio agio cominciando a spogliarmi, lasciandomi solo i boxer, e massaggiandomi il cazzo con quelle grandi, morbide, e calde mani... mi si era gia' ingrossato. Comincio' a leccarmelo con tutte le mutande e appena cominciai a sentire che stava diventando duro come il marmo, la fermai e la feci spogliare facendola rimanere solo con quel suo perizoma di pizzo rosa che l'avrebbe fatto drizzare anche ad un morto: veramente un pezzo di figa che non finiva' piu'... me ne fregai del "particolare", mi distesi sul letto e comincio' a succhiarmelo con una cura ed una dolcezza, neanche fosse stato un lecca lecca. Mi ingabbio' la cappella tra i denti e la sua lingua comincio' a guizzare come una mosca impazzita, alterno' slinguazzamenti vari delle palle e dell'asta... stavo ringraziando dio di aver inventato i trans... dopo alcuni minuti le dissi di mettersi a 90 gradi appoggiata alla finestra, le scansai il perizoma e glielo buttai dentro quel culo a mandolino con tutta la forza che avevo: altro ringraziamento al Padre Eterno.... non era un culo, ma un forno a legna... mi bruciava la cappella. Cominciai a stantuffare con colpi decisi alternando movimenti piu' lenti, sentendola gemere come una vacca (sapevo che poteva essere tranquillamente un comportamento di circostanza ma non me ne fragava niente.) Dopo alcuni minuti venni come un cavallo. Sigaretta di rito, e due chiacchere..ma non volevo andare via, ero ancora arrapato da matti; in quel momento sento aprire la porta di casa e mi accorsi che viveva con una "collega" piu' alta di lei, bionda, una quinta almeno di seno, due gambe che non finivano piu' e un culo bello abbondante, sicuramente meno femminile ma altrettanto arrapante... Guardai Romina (la mia "compagna") e le dissi se con il doppio della cifra già pagata potevamo fare una cosa a tre; lei ando' dalla sua amica e dopo qualche secondo torno' in compagnia, e mentre mi ritrovai in preda delle loro mani e delle loro lingue mi disse che andava bene, e la tariffa sarebbe stata la stessa di prima, a patto che avrebbero potuto violare o la mia bocca o il mio culo. Infoiato come un riccio non ci pensai due volte e dopo aver comunicato che del mio culo neanche se ne sarebbe parlato, Ester (la bionda) si avvento' sul mio cazzo e Romina, quasi a voler rifarsi di prima, mi schiaffo' in bocca quell'enorme arnese, almeno 22-23 cm, prima solo la cappella e dopo aver preso un minimo di confidenza diede un colpo secco che quasi mi fece venire riggetti di vomito per quanto entro' in gola. L'altra cagna continuava a spompinarmi con altrettanta passione della sua amica, dedicandosi principalmente alle palle, ed infilandomi un dito nel culo mi disse "ora sei tu la puttana"; le scansai di colpo entrambe e ribadii il concetto che il mio culo era sacro, e nessuno l'avrebbe violato. Senza batter ciglio mi presero con forza e mi risbatterono sul letto, una scopandomi in bocca e l'altra aumento' il numero di dita che sondavano il mio ano, aggiungendo una crema lubrificante e preannunciandomi cio' che temevo: "è solo la preparazione puttanella, il bello deve ancora arrivare e sono sicura che ti piacerà". Mentre Romina mi legava le mani al letto, Ester mi mostro' cosa mi sarabbe entrato nel posteriore a breve... un cazzo gigantesco, degno del suo 1.90, sicuramente piu' di 25 cm con una circonferenza da far invidia ad un cavallo, e non era ancora tutto in tiro. Me lo struscio' sulle labbra e lo infilo in parte in bocca dicendomi che piu' lo lubrificavo e minore sarebbe stato il dolore.Appena estratto dalla mia bocca mi allargo' le gambe e lo poggio' sul buco, ordinando a romina di tapparmi la bocca con il suo, per cercare di nascondere un po' di urla, e appena avvenne comincio' la penetrazione... un male indescrivibile e dopo alcuni secondi mi comunico' che era entrata solo la cappella... Poco a poco l'arnese entrava sempre di piu' e la mia insofferenza aumentava di pari passo "costringendo" romina ad altrettanto vigore per tapparmi la bocca. Dopo diversi minuti si diedero il cambio, ero quasi stordito e le sentivo divertirsi per quello che mi stava accadendo e se il cazzo di romina entrava nel mio culo come se fosse stato quello di un bambino (Ester aveva spianato la strada...) al contrario la mia bocca riusci' ad accogliere solo meta' di quel membro equino. A pochi secondi dal culmine estrassero entrambe i loro membri per inondarmi il viso del loro nettare; ero ormai inerme davanti a tutto questo, ma (cosa che non riuscivo a capire) incredibilmente e visibilmente eccitato, tanto che le due cominciarono a sponpinarmi insieme e dopo pochi minuti ricambiai la doccia bianca sui loro volti. Non mi fecero pagare la seconda scopata dicendomi che sarebbero state loro a dover pagare, io ero stata la loro puttana. E' stata l'unica esperienza in cui (mio malgrado) la mia parte dove non batte il sole sia stata profanata, ma ogni volta che ci ripenso devo farmi di corsa una sega o una scopata con quella serata nella testa.

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27/08/2004 18:50

gerry

storia raccontata talmente bene che ho avuto la sensazione del dolore anale leggendo la penatrazione

19/08/2005 00:40

damy

Ho sempre sognato un trans con una bestia da 25 cm anche sacrificando il culo vergine per lui

16/08/2005 23:10

ang47

perdiana mi è venuto duro a leggere la storia

12/12/2010 04:29

lesbichello

quando le tue amiche vogliono un altro culo vergine chiamami!! lesbichello@gmail.com

01/06/2004 12:22

serge

Bellissimo, mi piacerebbe provare

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